Come e' naturale che avvenga nei week end quando non c'e' lavoro, c'e' il tempo per assillare se' stessi con le piu' inquietanti questioni esistenziali, come ad esempio quale sia il nostro ruolo nella vita... il che, detto per dei fantasmi, potrebbe apparire a prima vista bizzarro...Ed ecco che cosa risponde il fantasma saggio :"noi abbiamo un ruolo essenziale nella dinamica dei sentimenti umani... noi infondiamo la paura e questo permette agli umani di distinguere ed apprezzare la serenita'"
E che dice il fantasma intellettuale alzando appena le orbite scavate senza occhi dal terzo capitolo del contratto sui diritti della categoria? :"Un sindacato, dobbiamo fondare un sindacato per affermare la nostra funzione sociale! Proclamiamo lo sciopero generale, non faremo mai piu' i dispetti agli umani se per contratto non arriveranno dieci di loro ogni giorno!"
E cosa pensa con quello sguardo perso il fantasma dal cuore tenero, che guardando verso la porta a cui nessuno bussa, sogna una creatura celeste a cui cadra' in testa appena entrata un lampadario da 234 tonnellate e poi diventera' una fantasmina e appena lo notera' sara' il colpo di fulmine...?
"Gia' di fulmine!" esclama il fantasma cattivo, tutto vestito di nero, il nostro ruolo nella vita e' distruggere la gioia negli umani...uaaaaahhhhhh uaaaaahhhhh uaaaahhhhhhh...sono gli umani che servono a noi, per permetterci di compiere le nostre malefatte affinche' il male abbia finalmente sopravvento sul bene e se non esistesse il male, per quale ragione dovrei io svegliarmi la mattina? Non vorrete che passi la vita a giocare a tennis, vero?" Aggiungerebbe sarcastico... mentre i fantasmi vicini aggrotterebbero il lenzuolo sopra gli occhi riconoscendo che si tratterebbe di una splendida idea!
E il fantasma scienziato? Che ogni dieci secondi va a vedere se e' entrato qualcuno in modo da spaventarlo con una delle diavolerie che gli sono venute in mente quella notte nel suo laboratorio pieno di alambicchi fumanti?
E il fantasma indifferente? Che quando gli ponete la domanda "ma perche' spaventi la gente?" lui vi risponde alzando le spalle "e perche' no? Io sono un fantasma no?"
E il fantasma che non sa neppure fare domande, in quell'angolino, il piu' prezioso della comunita', che bisogna prendere per mano e a cui tutto bisogna spiegare, a cui bisogna prestare la propria voce ed incoraggiare perche' un giorno sara' il saggio che sapra' guardare il mondo con gli occhi di un bambino? La sua risposta sarebbe un solo, grande sorriso...e magari una carezza all'umano...ooooohhhhhh! nooooooooo!
Roberto