Sovente organizziamo dei simpatici incontri tra gli abinontanti di Concerto di Sogni. Questi incontri seguono la nostra filosofia e cioe' la consapevolezza che gli schermi con cui dialoghiamo in realta' sono persone reali e non digitali e che quindi le occasioni per incontrarle non vanno perdute.
In apparenza....... Una sera
Il locale prescelto per l'incontro e' nei pressi del centro della citta' e come e' naturale ogni tanto ci si ferma agli angoli delle vie per chiedere ai passanti indicazioni...se vi capita, non fate caso al fatto che i vostri interlocutori diventino pallidi e poi si facciano piccoli piccoli e poi si mettano a correre a gambe levate dando ogni tanto uno sguardo terrorizzato indietro verso di voi a bocca aperta e con un respiro ansante...
Lasciate la vostra auto nei pressi del locale, certo ci sono molte auto parcheggiate nei pressi...molto impolverate...tanto che pare che siano li' da molto molto tempo...alcune hanno le ragnatele tra lo specchietto e il parabrezza...
L'ingresso del locale e' illuminato, non potete sbagliare...non ce ne sono altri nei dintorni...forse c'erano una volta...si dice che abbiano trovato i proprietari in piedi, bianchi, con gli occhi sbarrati, muti...sapete i film dell'orrore con gli zombies? Ma sono leggende, figurarsi...
E poi, dopo aver spinto la porta scricchiolante, entrerete nel locale e vi distenderete subito in un larghissimo sorriso alla vista di tutte quelle persone intorno a quei simpaticissimi tavoli, ridono tutti, e vi sentirete sollevati di essere li', dopo una dura giornata di lavoro, per poter finalmente conoscere tanti altri esseri umani che avete incontrato solo come schermi...chissa' se saranno davvero cio' che hanno scritto...coraggio, siate fiduciosi...
Tutte quelle persone sghignazzanti intorno ai tavoli vi danno le spalle pero'...qualcuno di loro con un grosso mestolo sembra girare dell'acqua bollente in una enorme pentola...che zona tranquilla, vi viene da pensare, le voci e le musiche a quell'ora di sera e nessun inquilino dei palazzi vicini fuori, magari a chiedere di fare un po' di silenzio...deve essere un quartiere pieno di persone gioiose, buffamente vi viene da pensare che e' come se in tutte quelle case non ci abiti nessuno, oppure che per qualche motivo non possano sentire...riderete dentro di voi a questo pensiero, che assurdita', non e' un film di fantascienza, siamo in una vivace metropoli del ventunesimo secolo...
E cosi' vi chiudete la porta alle spalle, notando che i lati sono un po' allargati, come se ci fosse passato attraverso qualcuno con delle spalle possenti a causa di esercizi in palestra, c'e' gente cosi' sapete? e vi avvicinate con gioiosa aspettativa ai presenti nel locale..."Ciao, vi vedo finalmente, sono anch'io di Concerto, che bello conoscervi dal vivo!".
Strano pero' eh? Nessuno da' segno di aver sentito, si', qualche voce smette di ridere, ma nessuno si volta...
Be', forse non vi hanno sentito, la musica alta, le risate...vi avevano assicurato che ogni ospite sarebbe stato presentato a tutti gli altri...come e' ormai uso nei nostri incontri...vi avvicinate ancora, riconoscete il profilo di qualcuno che avete gia' visto...gli toccate la spalla mentre il vostro sorriso si apre, sempre piu' lieto, sempre piu' amichevole, come quando si ritrova qualcuno che si conosce tra gli sconosciuti...e' sempre difficile andare tra gli sconosciuti, lo e' per tutti, chissa' come saranno, chissa' come mi accoglieranno, chissa' se non staro' in un angolino...e il vostro conoscente fara' due passi indietro, con il viso nell'ombra...sempre sorridendo gli tenderete la mano e vi avvicinerete a lui...il suo viso verra' illuminato da un raggio di luna...ma...e' diverso da quando lo avete incontrato...anche lui sorride...con una bocca scheletrica all'altezza della narice destra, e avvicina la sua mano alla vostra, con al posto delle dita otto lunghe sciabole luccicanti...e vi osserva, con quelle sei protuberanze limacciose che vi si appiccicano addosso come ventose...e voi allora vi girate, perche' attorno si e' fatto il silenzio..."no, ho solo mangiato troppo a mezzogiorno, e' solo un piccolo incubo quello che mi sta capitando..." , direte a voi stessi con poca convinzione. E vi accorgete di essere circondati, da volti che sorridono da una bocca all'altezza della narice destra, con dita a sciabola luccicante, e al posto degli occhi protuberanze limacciose...e l'ultimo vostro sguardo sara' per l'essere che gira il mestolo nel pentolone dell'acqua bollente...
Il mattino dopo
"Certo che deve essere un locale splendido" disse tra se' e se' il vigile di quartiere in quella tranquilla mattina "chissa' come si sono divertiti anche ieri sera, cosi' tante persone nuove che vi sono entrate...e mai un abitante del quartiere che si sia lamentato del rumore...davvero bella gente dev'essere...che strano pero' che non lavino mai le loro auto e, ma guarda, ce ne sono diverse che ieri non c'erano, be', a me basta che parcheggino bene...forse tornano a casa con i mezzi pubblici".
Scorse da lontano un essere imbacuccato fino alla testa in un giaccone, aveva le spalle molto larghe e camminava lungo il marciapiede, gli parve che da sotto il giaccone qualcosa lo osservasse, un occhio, ma non proprio un occhio...be', comunque alzo' la mano per salutarlo, con un sorriso, prima che sparisse dietro l'angolo...era proprio contento di avere avuto l'incarico di girare per quel quartiere, vicino a quel locale, tra quella bella gente, i suoi colleghi vigili gli invidiavano la tranquillita' di quel posto.
Al prossimo incontro, venite numerosi, abbiamo fame...
Robstephenking
(Tratto da "The unsolved misteries of the island of Concerto")