Esperienze musicaliDopo avere passato la vita a macerarmi sulla tastiera, ad analizzare i pezzi studiati, a controllare l'appoggio del dito sul tasto per ottenere quel determinato suono, dopo avere raggiunto una tecnica esecutiva, detta dai grandi pianisti del passato "tecnica trascendentale", finalmente mi si apriva la possibilita'di presentarmi in pubblico con i numeri che ritenevo indispensabili.Se non che nella vita, a volte, gli eventi prendono andamenti diversi da quelli che ti aspettavi.Per non perdere comunque l'abitudine allo studio mi si era offerta la piu facile opportunita'di cambiare genere e pubblico.Tutto il lavoro fatto fino ad allora sembro' svanire in un colpo solo. Non rinunciai,naturalmente a richiedere avere uno strumento di buon livello, ma ebbi l'impressione che l'idea della ricerca e della bellezza del suono ottenuta con gli strumenti naturale fosse incomprensibile alle nuove generazioni emergenti, salvo poi a salvare tutto cio' che si muove nel campo internazionale della discografia, che deve essere veicolata da grandissimi interpreti e direttori. L'esperienza mi è stata utile e ora sto tornando al vecchio mondo,che tuttavia non è poi tanto vecchio, se i ragazzini fanno a gara a chi è piu' bravo con gli strumenti tradizionali.In seguito ai miei due anni di crisi scrissi la poesiola che segue,intitolata "musica".
......MUSICA.....
...ragazzo
che lo sballo
cerchi in discoteca
ogni sabato sera
e rischi ogni volta
di morire,
rivolgi i tuoi pensieri
ad altri più gradevoli
aspetti della vita....
ama la musica,
ragazzo,
non quella triste,
monotona, senz’anima
di batterie elettroniche,
ma quella scritta
dai figli degli Dei:
.... i Poeti........
......poeti riarsi
da febbrili ardori
dell’estro compositivo,
i Romantici,
dolci e appassionati
vissuti in tempi ormai lontani,
che nell’incanto
mitico dei suoni
uscivano dalla vita quotidiana
e salivano al cielo.
...................................
impara ad apprezzare
la pienezza dell’onda sonora,
vibrante nell’aria,
che ti percuote
e risveglia
i tuoi sensi intorpiditi.
L’onda è la voce soave e potente
della melodia
creata sotto l’effetto
di droghe misteriose
preparate da munifici Dei.
E’ lo sballo dell’arte
che viene donato
solo a colui
che sa osare,
che sa sentire...
che sa alto volare.
Elena
MILANO, 25 OTTOBRE 2000