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 7 Riflessioni
 La durata delle indipendenze
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andrea benni
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Inserito - 09/01/2005 :  16:30:47  Mostra Profilo  Visita la Homepage di andrea benni  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a andrea benni
Con questo titolo non voglio parlare di nulla di storico ma più direttamente collegato alle storie, quelle di tutti.
Mi ritrovo dopo quasi metà della mia vita a condividere periodicamente il mio tempo con un'altra persona anch'essa alla metà della sua vita. Il problema è che entrambi per molto tempo ci siamo abituati alle nostre indipendenze e quindi dopo un certo tempo trascorso insieme saltano gli equilibri e si finisce in litigi o in mutismi dolorosissimi.. mi chiedo se questo avrà una fine o saremo sempre vittime delle nostre indipendenze. In realtà diventando coppia si decide di rinunciare un pochino al se per passare in fasi progressive ad un noi che pero' non dovrebbe mai essere assoluto proprio perchè anche questo sarebbe sbagliato.
Insomma questo è il tema della mia riflessione di oggi.
ciao
AB

Renato Attolini
Senatore



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Inserito - 09/01/2005 :  17:10:00  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Renato Attolini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Renato Attolini
Ciao Andrea, non so esattamente a quale età tu ti riferisca se a quella dantesca di "nel mezzo di camin di nostra vita" che s'ipotizzava, se non erro, intorno ai 35 anni, oppure se sei più ottimista e lungimirante ed allora, ipotizzando una vita di 100 anni, sei intorno ai 50. In ogni caso, dato per scontata che la seconda ipotesi é solo una battuta o quantomeno un'auto-allusione, mi ritrovo anch'io nei tuoi dubbi e perplessità. Dopo una vita passata da single mi sono deciso anch'io al gran passo. Diciamolo francamente: é dura! La vita da single ha i suoi aspetti negativi e positivi. Nell'immaginario collettivo si pensa che il single sia quella persona che ogni sera organizzi una cenetta a due con la "vittima" di turno (bionda, bruna, rossa etc.) a base di caviale, champagne, musica d’Elton John o Sade in sottofondo per poi terminarla...beh si sa come! Beh non é proprio così! Almeno nel mio caso non lo era proprio. La libertà e l'indipendenza consisteva soprattutto nello stabilire TU E SOLO TU i tempi ed i ritmi della tua giornata e della tua vita. Adesso non é più così. Dopo un mese di convivenza aveveo deciso di mandare uno sfogo a "Concerto" che poi m'era rimasto nel cassetto e che qui t'allego.

La convivenza.
Finalmente dopo tanti anni di rinvii dovuti a problemi vari è arrivato il gran giorno: La convivenza. Al grido di: buttiamo tutto alle spalle, partiamo insieme, affrontiamo a viso aperto gli ostacoli e con la forza dell’amore supereremo tutto. Dimentichiamo la nostra vita passata, quello che eravamo, l’alba di una nuova vita ci aspetta a braccia aperte! “Tu y yo, solo tu y yo, contro todos tu y yo!” come recita la canzone proveniente dalla terra del mio amore. “Parole, parole, parole, soltanto parole…” diceva la grandissima Mina. Non è passato che poco più d’un mese e già le recriminazioni, i reciproci rinfacciamenti hanno preso il sopravvento. “Se non era per te..io avrei potuto” “A causa tua io…”. Dio Mio che tristezza, che squallore! Mi sento incapace di cambiare questa situazione. Forse aver tirato tanto in lungo ci ha portato a questo. Vorrei tornare indietro, vorrei svegliarmi una mattina e dire. “E’ stato solo un brutto sogno!” Purtroppo solo quelli belli sono sogni, quelli brutti sono la realtà. Mentre scrivo mi sento dire: ”Tutte le sere stai in Internet?” “Mi vuoi togliere anche questo?” è la mia risposta. Guai mi mancasse il mio quotidiano appuntamento con “Concerto”: è il mio nutrimento dell’anima, del cervello, l’ultima difesa all’atrofizzazione (si dice così?) completa. Scusate lo sfogo, spesso vorrei farlo con i miei amici, quelli che conosco da anni, ma ho paura del loro sguardo, quello che sembra voler dire: “Te l’avevo detto”.

Questo sfogo l'ho tenuto per me. Adesso te lo mostro per dirti che comunque non sarà sempre così. Dopo un po' ci si abitua alla nuova vita, si limano i contrasti, e la vita di prima tende a diventare solo un, perché no?, piacevole ricordo. L'importante che da entrambi le parti si sia disposti a rinunciare a qualcosa di proprio per la "causa comune". Certo è molto più facile a 20 vent'anni che non a....perché ad una certa età le "indipendenze" si sono consolidate ed é difficile rinunciarvi ma se non lo si fa, la vita "a due" può veramente diventare un inferno.
Ah dimenticavo la cosa più importante anche se più banale: se non c’è amore, affetto, sentimento o qualcosa di simile tra i due, beh…trai tu le conclusioni.
Augoroni.


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Elena Fiorentini
Curatore


Italy
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Inserito - 10/01/2005 :  09:11:21  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
La mogliettina è graziosa, la vediamo qui ritratta in primo piano con un'amica durante una narcisata sui monti della bergamasca...
La narcisata

...possiamo immaginare la sua stizza quando il maritino vuole immortalarla...

La mamma ai piatti

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