Uno dei miei incubi è sempre stato incappare nella fatalità di forare una gomma dell’auto. Mille domande nella mia testa del tipo “ma cosa faccio? In mezzo ad una strada? Mai visto un cric in vita mia, E poi i bulloni come li stringo? E se non li stringo bene e la perdo? Quante volte ho cercato di calarmi nella situazione, magari su strade deserte o peggio di montagna.
Nei miei incubi notturni vedevo ruote immense tentare di travolgermi, ed io a correre a perdifiato per schivarle. Oggi osservando gli innumerevoli rinnovi di patente mi sono detta che prima o poi doveva capitarmi, anzi mi è andata fin troppo bene fino ad ora e poi nella vita, si sa, c’è una prima volta per ogni cosa.
Questa mattina, primo giorno di scuola, dico ai miei passeggeri “questa mattina l’asfalto deve essere proprio gelato, sento grattare!” Ed ecco appena parcheggiato la sorpresa,
“profe!! Ma lei è arrivata così a scuola?”
“certo come dovevo arrivare?”
“allora guardi la ruota posteriore sinistra! Praticamente è arrivata col cerchione”
Ed ecco prendere corpo le mie più oscure paure, “gomma a terra”. Cerco di darmi un contengo, almeno davanti agli studenti, ma poi …. corro dai bidelli chiedendo aiuto ed ecco due baldi giovani di animo caritatevole farsi avanti. “ci pensiamo noi”
In quattro e quattrotto aprono il bagagliaio estraggono l’occorrente cric incluso e poi mi dicono:
“guardi che questo è il gommino non vada a più di 80 km all’ora e si procuri subito una gomma nuova”.
Meno male, tutto è bene quel che finisce bene, domani avrò una gomma nuova di zecca e non tenterò, almeno per il momento , di emulare il grande Shumacher.
Luisa

La mia prima esperienza (e fin'ora unica... speriamo ancora per molto) è avvenuta il primo gennaio 2003 (non c'è il detto "gomma bucata a capodanno gomma bucata tutto l'anno"? No... beh, quella è un'altra cosa)... comunque, in quell'occasione ero ferma, parcheggiata tranquillamente a parlare con Giancarlo. Erano quasi le 18 ed era giunta l'ora di muoversi o lui avrebbe perso l'autobus per tornare a casa. Metto in moto e parto. Non dico sgommando, ma se devo essere sincera, alla guida sono una piccola Schumarkerina... ma tant'è. Parto e a velocità, complice una leggerissima foschia (più mentale che altro), non vedo il bordo del marcapiede e lo prendo in pieno. L'auto si solleva ricandendo pesantemente sulla ruota squarciata!!! TOMBOLA, penso... (veramente era una parolaccia, ma non mi sembra il caso di ripeterla!!) Scendiamo dall'auto. E adesso? Nessuno dei due ha mai cambiato una ruota. Fortunati entrambi, eh?
Okay, penso, vediamo che si piuò fare. Apro il cofano, bene, la ruota c'è! E il cric? Dov'è?
Lo cerco... e alla fine lo trovo, nuovo di zecca, ancora nella sua confezione originale dentro il portabagagli. Apro la scatola... ops... c'è qualcosa che non mi torna... il cric è a pezzi!!! E DOVE SONO LE ISTRUZIONI????
Armeggiamo un po' con quell'affare... fortuna che siamo due genietti (modestaaaaaaaa)... alla fine riusciamo a montarlo. Perfetto, penso... l'auto l'abbiamo sollevata. Adesso cerchiamo di svitare i bulloni.... CON COSA?? Cerco cerco e trovo una chiave... sarà questa, penso. Ma stranamente i bulloni sono più grandi!!!! NOOOOOOO!!!! E adesso???

A quel punto decido di fare la cosa più intelligente del mondo! CHIAMARE A CASA!!!!
È arrivato mio fratello in soccorso... ha cambiato la ruota utilizzando la sua chiave... la mia era troppo piccola, ricordate?? E alla fine siamo arrivati in tempo alla stazione (per prendere il treno delle 20:30, l'ultimo in partenza da Catania).

Adesso vi starete chiedendo... come mai non c'era la chiave adatta per i bulloni della ruota?... La risposta è degna di "pillole di buon umore"
In effetti quella non era la chiave per le ruote... era la chiave per le candeleeeeeeeeeeeeeee... l'altra era sistemata, ben nascosta, tra gli ingranaggi del motore!!!! Potevo mai vederla?????