detective Hayes
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Inserito - 19/01/2005 : 13:15:55
Un giorno come un altro... ...sedici anni dopoEsco da scuola, in un giorno come un altro. Grigio, freddo. Tira un vento gelido, il cielo è plumbeo ma non piove. Per fortuna, penso. Odio quando piove. Passo dalla posta, ho delle bollette da pagare. Ritiro il mio bigliettino... 74 persone davanti a me... ma non sembra che ce ne siano tante. Vebbè, aspetto, tanto dovrei tornare domani, e la situazione potrebbe essere peggiore. Aspetto pazientemente il mio turno. Qualcuno fa velocemente le sue operazioni, poche bollette da pagare, qualche carta di credito prepagata da ricaricare. Qualcuno ci mette un po' di più. Ma io, pazientemente, aspetto. Sarà passata mezz'ora e vedo entrare, tra le tante persone, una ragazza che tiene uno strano pacco. A prima vista sembrerebbe quasi un fucile. Ma no, non può essere!!! Sono io che ho la testa da poliziotto!!! La mia attenzione è attirata ancora da quell'insolito pacco. Sembrerebbe uno di quei decori africani che si vedono in giro, una specie di giraffa. Quando finalmente riesco a farmi un'idea di cosa potrebbe esserci lì dentro, lancio un'occhiata a lei, la ragazza che lo regge. Ops... ma... è un volto familiare. Dove l'ho vista? Chi è? Capelli neri, lunghi, mossi. Viso tondo. Sembrerebbe quasi una mia compagna di scuole medie... che non vedo da 16 anni!!! Continuo a fissarla, ma lei sembra non accorgersi di me. Mi ricordo il suo nome, MC... e penso... adesso lo dico a voce alta, vediamo se si gira... poi rido tra me e me... ma chi mi deve sentire? Io parlo pianissimo, in pubblico!!! No, farei solo la figura della matta con quelli che mi stanno vicino. Meglio di no. E allora? Vado da lei e glielo chiedo? Le chiedo se si chiama MC? Sospiro... no, non ho il coraggio. Ma poi penso... e se non è lei, mi dirà semplicemente che ho sbagliato persona e tutto finirà lì... Ma sì, lo faccio. Prendo coraggio, respiro profondamente e mi avvicino. "Scusa." inizio, "Ti chiami MC?" Lei mi guarda stravolta, annuendo con timidezza. È lei!!! Io sorrido. "Ciao." continuo, presentandomi. "Sono Tiziana. Ti ricordi alle scuole medie?" Anche lei sorride. Mi ha riconosciuta. Dice che, in effetti non sono cambiata tanto... beh, adesso ho gli occhiali, mi trucco. Parliamo un po' di noi. Lei lavora, io insegno. Lei è ancora in contatto con altre nostre compagne. Alcune sono sposate con bimbi, altre lavorano fuori. Che strano... incontrarsi dopo 16 anni e pensare che tante cose sono cambiate... e pensare quante cose avresti potuto dire, avresti potuto chiedere... e pensare quanto sarebbe bello rivedersi tutti, con fidanzati, mariti e bimbi. Ieri è stato un giorno come un altro... sedici anni dopo... ma un bel giorno... da ricordare!!!Un sorriso, Titty
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