Mi hai chiesto di aiutarti
Non sono riuscito a capire
Aiutarti in cosa amore mio?
Ho mancato di serenità
Mancato d’attenzione a te
Ai tuoi problemi di donna
Non ho saputo capire
I tuoi rimorsi, i motivi
Troppo preso con i miei
Ho saputo solo dirti:
Sono un uomo onesto!
Non ammetto dubbi!
Non ho saputo aiutarti
Sono dunque quell’uomo
Innamorato e miope
Da non vedere oltre
Del proprio inutile io?
Scrittore d’inutili poesie
Hai avuto ragione, amore
Ad avere dubbi, incertezze
Non avere rimorsi, timori
Non tormentare l’anima tua
Tu hai donato te stessa
Ad un uomo sciocco
Che non ha saputo capire
I piccoli grandi drammi
Della donna che ama.
Rimorso e dolore grande
Ora albergano nel mio
Stupido vecchio cuore.

DOMINE NON SUM DIGNUS

Signore!
Questo tuo vecchio servo
Si rivolge ancora a te.
Non son degno Domine!
Ho accettato supinamente
La prova di una lunga vita
Con una compagna malata.
Ho sopportato, imprecato
Maledetto il giorno e l’ora
Alla fine ho accettato tutto
Per la vanagloria di sentire:
Quanto sei bravo, buono
Caritatevole, amorevole.
Signore, tu lo sai benissimo.
Io ti chiesi, misericordioso,
Di donarmi l’amore vero.
Con un misterioso percorso
Me lo facesti incontrare
Mi donasti una dolce donna
Da amare, sorreggere, capire,
Cullare teneramente.
Ancora una volta ho pensato
A me solo, con orgoglio
Arroganza del pretendere,
Con incredibile egoismo,
Ciò che, invece, dovevo.
Dovevo dare a piene mani
A chi mi ha amato e mi ama
Come nessuno mai.
Signore, ti chiedo perdono
Sono stato solo un ingrato
Domine non sum dignus !

VENTO

Vento che soffi, travolgi
Sradichi alberi, attizzi fuochi
Porti la pioggia e la togli
Scoperchi case, distruggi.
Cosa sai tu dell’amore?
Tu sei gelido o caldo
Accarezzi con tepidi soffi
Geli impietosamente tutto.
A te si è confidata lei
La mia adorata Donna
La sorgente della mia vita
La luce degli occhi miei.
Tu, vento, l’hai vista?
Hai guardato i suoi occhi?
Come potresti? Voli via!
Hai ascoltato i sui ti amo?
Hai asciugato le sue lacrime?
Vento non atteggiarti
Non consoli né ascolti
Soffi impetuoso, sbuffi
Però non ti fermi mai
Lascia che sia io, vento,
Ad ascoltare le pene
Consolarle con l’amore
Prorompente in me.
Curerò l’albero dell’amore
Spunteranno altri rami
Germoglieranno fiori
Diventerà più grande.
Vento, una preghiera,
Porta un messaggio
Alla mia amatissima sposa
Assicurale che il suo uomo
E’ qui solo e solamente
Per ascoltare lei, la mia
Dolcissima donna.

SOLO POCO TEMPO FA

Solo poco tempo fa
L’amore sgorgava
Dai nostri due cuori
Come acqua sorgiva.
Scorreva nelle vene
Irrorando di felicità
Ogni singola fibra.
Consolava, leniva
Accarezzava dolce
La nostra esistenza
Il sole splendeva
Su ogni giornata
Annullando freddo
Tristezza, dolori.
Solo poco tempo fa
C’era la speranza
La fede, il desiderio
Di unire un giorno
Le nostre vite.
Solo poco tempo fa
L’amore imperava.
Oggi, amore mio
Delle parole terribili
Mi hanno colpito
Lasciandomi atterrito
Profondamente ferito
Sprofondato nel buio
Di giornate senza sole.

SCUSA IL TUO POETA

Urla d’insopportabile
Indicibile folle dolore
Reazioni scomposte
Una valanga di parole
Assurde dure parole
Dov’è il nostro amore?
Dio mio, amore mio
Dov’è la tenerezza
La dolcezza nostra?
La paura ci ha accecato
L’angoscia ci ha assalito
Togliendoci il senno
Annaspando nel ginepraio
Del terrore della perdita
Diciamo cose estranee
Nemiche. Offensive!
Basta mio dolce amore
Sediamoci e aspettiamo,
Tenendoci abbracciati,
L’allontanarsi della follia
Lo spegnersi dell’incendio
Devastante i nostri cuori.
Allontaniamo da noi
Cose non appartenenti
Alla nostra storia d’amore
Comincerò io dicendoti:
Scusa il tuo poeta, il tuo sposo
Accetta tutti i ti amo
Provenienti dal mio cuore.

DOPO LA TEMPESTA

Turbini di parole dure
Hanno attraversato furiosi
Il cielo del nostro amore.
Parole aspre, cattive
Dettate dalla cieca paura
Si sono abbattute su noi.
Poi calma! La dolorosa attesa.
Un timido raggio di sole
Una supplica di perdono
Il rifluire di parole d’amore
Le lacrime di consolazione
Hanno curato le assurde
Inutili ferite del cuore.
Il sereno è tornato, amore
Finalmente le nostre voci
Sono tornate a proferire
Le dolci parole d’amore
Tanto gradite, desiderate
Dalle nostre anime dolenti.
Dopo la furiosa tempesta
L’amore nostro risplende
Simile a puro diamante
Ai raggi di un caldo sole.
Il mio unico sole sei tu
Mia adorata piccola Donna.

COSA STARA' FACENDO?

Cosa starà facendo, oggi
La mia piccola Donna?
Penserà ancora a me con ira?
Mi odierà ancora? Oppure
Starà pensandomi piangendo?
Sono travolto, schiacciato
Dall’insopportabile dolore
Di non sapere nulla di lei
E non poter correre da lei
Stringerla tra le braccia
Consolare le sue e mie pene
Gridarle: ti amo anima mia!
Spiegarle che nulla, nulla
Potrà mai dividere il cuore
Un giorno unito dalla sorte.
Cosa starà facendo, oggi
La mia adorata Donna?
Starà curando i dolori?
Ricomincerà a sperare?
Asciugherà dolcemente
Le cocenti lacrime?
Si sta facendo strada
Nel suo animo gentile
Il desiderio dei miei baci
Delle mie lievi carezze
Delle mie parole d’amore.
Qualsiasi cosa stia facendo
La mi adorata Donna,
Signore Iddio, ti prego
Proteggila per me.

MI MANCHI

Mi manchi! Mi manchi!
Lo struggente pensiero
Assilla ogni istante la mente
Dolorosamente aspettiamo
Le occasioni di contatto.
Nell’oceano della solitudine
Aspetto come un naufrago
Il soccorso di un tuo sorriso
Il salvagente della tua voce
Fiducioso attendo di vedere
Alla fine di questo viaggio
Il sospirato porto della felicità.
I tuoi ti amo mi danno forza
Mi consolano, mi cullano
M’avvolgono teneramente
Donandomi la speranza
L’attesa, la dolorosa attesa,
Avrà come premio te, amore
I tuoi baci mi compenseranno
Mi perderò ancora in te
Rinascerò a nuova vita
Respirando il caldo alito
Della tua morbida bocca.

NON POTRO'...

Neppure il giorno
Della chiamata di Dio
Potrò dire addio
A te mio unico vero
Grandissimo amore
Dio dovrà consentire
Che io ti ami in eterno!
Starò lontano da te
Solo fisicamente
Starò nascosto nel tuo
Tenerissimo cuore
Sussurrandoti piano
Ad ogni battito: ti amo
Una cosa la lontananza
Non potrà mai impedire
È il correre dei pensieri
Il mio pensiero starà
Sempre con te vita mia
Invisibile legame
Mi terrà unito a te
Alimentato dalla speranza
Per curare le ferite
Inflitte dal destino
A questo nostro grande
Meraviglioso amore
Non scordare il tuo poeta
Solo, triste e senza il suo sole.
Sorridi per lui qualche volta
Ricordando quanto ti ama
E quanto tu lo ami.

UN PRATO VERDE

Caldo ottobre del sud!
Finalmente insieme!
Abbracciati e felici
camminiamo nel sole
di uno splendido giorno.
Il mare è testimone
dei nostri baci brucianti
delle tenere carezze.
Tutto sembra svanito
resta solo un piccolo,
verdissimo prato.
Come un bimba felice
ti rotoli nella tenera erba
leggo nei tuoi occhi
tutto l’amore del mondo
un amore solamente mio.
Caldo ottobre del sud!
Un prato verde
La felicità infinita
di un giorno di sole.

INSIEME

Come potremmo, amore
Vivere con il cuore diviso?
Un giorno unisti in uno solo
I nostri poveri cuori feriti
Con il collante insolubile
Dei tuoi dolcissimi baci.
Come potrei io, amore
Solo pensare di vivere
Senza il pensiero di te
La certezza del tuo amore
La speranza nel futuro?
Come potresti tu, amore
Vivere senza il tuo poeta
L’uomo che sognavi
Con tutti i pessimi difetti
Compensati dal grande
Grandissimo tenero amore?
Come potremmo, amore
Camminare su una strada
Che ci allontana da noi?
Non potremo mai, mai!
Mano nella mano andremo
Incontro al nostro futuro
Insieme, per sempre!

LASCIAMI GUARDARE

Lasciami guardare
Il tuo bel viso
Voglio coglierne
Ogni espressione.
Guardare i tuoi occhi neri,
la tua bocca morbida,
quando sorridono per me
Ammirare estasiato
la curva del tuo collo.
Devo tutto imprimermi
nella mente e nel cuore,
come riserva aurea,
da spendere nel tempo
che mi terrà lontano,
lontano da te
piccola amatissima donna.
Lasciami aspirare
Il profumo della tua pelle
affinché i miei sensi
imparino a riconoscerlo nell’aria
quando arriverai da me
ad un nuovo incontro.