Marina e Jo erano inseparabili.
Erano amiche da sempre essendosi conosciute tramite le loro mamme nella sala di aspetto di un ginecologo.
A pensarci bene, il loro primo incontro fu uno scontro:e quasi a fuoco.La signora Antonia e la signora Claudia, ambedue di anni 27, ambedue di mesi 9 di dolce attesa, ambedue accompagnate da un affettuoso consorte, erano ambedue al loro ultimo controllo in vista del grande evento: il parto.
La simpatia, si sa, è un sentimento inspiegabile. Quando c'è, e i meccanismi della sua attivazione risultano ancora misteriosi, rende amabili le situazioni piu' difficili.
E mai situazione fu tanto difficile quanto il 27 settembre 1978, alle ore 17,43, quando un esasperato pensionato del settimo piano della palazzina di Via Gobetti 15, decise di barricarsi dentro l'ascensore dello stabile per protestare contro un governo reo di avallargli una pensione da fame...
Il bello, o brutto che dir si voglia, fu che nell'ascensore di cui sopra, transitavano anche le due coppie che si apprestavano all'ultima visita di controllo prima del parto...
Gia' all'ingresso del signorile palazzo di via Gobetti 23, le due donne si erano salutate con un misto di curiosità, guardandosi per confrontare la propria silhouette.
Era si un ascensore spazioso, ma provate a combinare :
a) un pensionato con propositi bellicosi
b) due padri con normale apprensione
c) due future mamme con intenso stress da "è arrivata l'ora del parto"
e avrete uno scenario da terza guerra mondiale.
Il pensionato, quando la porta dell'ascensore si aprì chiamata al piano terra, era vestito con un un impermeabile scuro e aveva un sacchetto di carta da cui spuntava un orsacchiotto di peluche.
L'aria distinta, i baffetti alla Clark Gable, i capelli ben ravviati, erano segni contrari al tumulto del cuore del Signor xxxx, pensionato di un ente parastatale che, per una legge incredibile quanto vera, aveva diritto a nientepopodimenoche a Lire unmilione trecento al mese, ora Euro 671,39, per i 28 e 7 mesi di onesto lavoro svolto.
"Prego, c'è posto per tutti" disse il pensionato xxxx .
Le due donne con il pancione, i due mariti con l'apprensione, ringraziarono all'unisono entrando nella cabina.
"2° piano, vero?" disse il pensionato con un sorriso di comprensione per l'evidente stato delle signore.
E premette il pulsante con scritto "2" e subito dopo quello di "stop".
Apri' delicatamente il sacchetto di carta e, spostando l'orsacchiotto, mostrò una specie di tartaruga, ben coperta dalla sciarpetta rossa che aveva al collo.
Con calma, chiese scusa alle signore, si rivolse anche ai nascituri: "Non so cosa farete nella vita; una cosa vi consiglio vivamente: cercate di non nascere in questo momento, perché ho da fare".
E mostrò la linguetta di quella che tutti capirono essere una bomba .
Don Abbondio diceva che il coraggio non te lo puoi dare se non ce l'hai…..In quella situazione non ce ne fu bisogno perché subito si ebbe bisogno di sali per i mariti e di ostetriche per le signore. E il pensionato seppe essere all'altezza dei bisogni.
Nacquero così insieme, Jo e Marinella, con uno scarto di pochi secondi l'una dall'altra e nella grande confusione che seguì - fra condomini volenterosi, medico impappinato e tanti curiosi - nessuno pensò al pensionato con i baffetti alla Clark Gable.
Ci pensarono ,e solo qualche mese più tardi, le signore Antonia e Claudia che vollero adottare il distinto pensionato come "nonno aggiunto" delle loro piccole.
Il motivo? Meglio dell'ovomaltina….
Infatti, anche dopo anni, senza mai essere sgarbato, bensì con un sorriso d'affetto, al Sig. xxxx, nonno aggiunto in permanente servizio, bastava mostrare il vecchio orsacchiotto e le due bimbe, - che strano! - si precipitavano a finire quello che stentavano a voler fare…..
Ma qualcuno ha informato Pavlov di questo strano fatto?
Ophelja