Ho provato….

Ho provato cosa significa avere la consapevolezza della propria Fine; sapere che il volto degli affetti a me più cari è quello sfuocato di due settimane prima….l’ultimo suono quello metallico di una litigata al cellulare per chi sa quale sciocchezza.

Ho provato l’angoscia, quella che ti sale per la gola, quando sai, anche se è notte fonda e il freddo dovrebbe penetrarti nelle ossa coperte da un leggero pigiama di cotone, che le vie di scampo non ci sono…

Ho provato la lucidità dell’assenza di qualsiasi sentimento, nell’attesa di uno scoppio che scrivesse la parola Fine…

Il fumo avvolge tutto, la mia piccola casa, la mia testa sempre più confusa che non si arrende al fatto che dalla vita voleva altro, sperava in altro, lottava per altro….

Ho passato la notte per strada, accompagnata da presenze sconosciute ma più che mai care che mi dicevano che in casa mia non potevo più stare, anche se il pericolo era passato.

Ho pianto e tremato per ore quando la mattina seguente la mia mamma ha bussato alla porta ancora annerita dal fumo della notte.

Sul viso i segni del fumo tossico, nell’aria quell’odore acre e nero che non vuol lasciarti e che ti ricorda che quella notte l’hai scampata per poco….

Provo tanta gioia, nel pensare che ho festeggiato anche quest’anno il mio compleanno dopo un’esperienza che mai avrei pensato avrebbe colorito la mia vita….a tinte fosche, perché quel nero ti si impregna dentro, ma anche con la luminosità di un altro sole che sorge e che posso ancora vedere...

Non so se tutto ciò ha un senso.

Ma non posso pensare di essere la stessa di qualche giorno fa…per fatti anagrafici ovviamente più vecchia…ma per fenomeni non umani forse un po’ più giovane in questa mia vita…