Sarah
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 Inserito - 10/03/2005 : 18:24:08
Anche l'ottomarzo è passato, così vi "cronaco" quello che è successo dalle mie parti, in queste lande sperdute del nord penisola, con i prati ancora colmi di neve.
Innanzitutto, per festeggiare, mi sono beccata l'influenza. Come? Bè, ovviamente nel modo più classico:facendo la spiritosa. Dovete sapere che il nostro patto di stabilità aziendale, prevede il self-cleaning.E che è? AAAHHH, qui vi voglio...in lessico povero, dobbiamo pulirci noi l'ufficio. Così, vestita da giovane gornalista un po'etno-scic,(lo ammetto a malincuore, anche a beneficio del locale parco maschi) con jeans debitamente sbrindellato, camicia frufru, orecchino indo-altoatesino (cioè indiano, ma acquistato a Bolzano), golfino rosso estremamente femminile ma estremamente poco caldo, ho portato fuori la comune spazzatura, ovviamente sudata e senza giaccavento.Embè? Fuori non c'era il sole? Certamente, però anche circa 8 Celsius sotto zero. E fu influenza. Così lunedì 7 ero ancora febbricitante, con l'occhio pesto e casalingo e una barricadera coda di cavallo sul divano di casa, in attesa che il termometro confermasse la mia pochezza. Il fido Silvi, con cui condivido la vita e qulche fine settimana libero, arriva raggiante e mi bacia con il suo barbone rosso da alpino in Albania (gratta eh, che non crediate). Auguuri, tuba, per la festa delle donne.Lo guardo:è troppo felice e candido per aver fatto apposta. Ehm, gli dico, veramente sarebbe domani. Ohh, fa lui, tanto le mimose non te le regalo lo stesso, sono soldi buttati via. In effetti, penso, se li risparmia per quel famoso paio di orecchini che costerebbero mooolto....Domani, dice, ti faccio vedere io....mamma mia, si metterà a stirare? no, logicamente, lui pensa ad un randi (rande-vous)romantico. Magari a base di pesce che solo io so cucinare?
L'otto sto ancora peggio, si aggiungono anche i mali femminili. Sono semplicemente uno straccio, altro che buttarsi dal paracadute come quelle della pubblicità della lines...
Niente randi, niente mimose, solo una megadose di aspirine austriache.
Quando il 9 torno in ufficio, sono là, le mimose. già un poco appassite, quasi micragnose, accanto al lavoro arretrato da sbrigare.
Mentre tippo l'ennesima lettera commerciale in tedesco, arriva un cliente. Lui di donne a casa ne ha 4, tre figlie ed una energica signora, più le sue impiegate. Per sopravvivere alle aspettative più o meno nascoste delle sue donne ha dovuto fare un mutuo con il fioraio, pur senza esagerare...
Intanto io attendo salute e, forse, un extra sulla paga per le mie traduzioni, così mi compro (l'ennesimo?)paio di orecchini.Francesca Buccomino
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Cronaca di una donna di marzo
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