by Elena Fiorentini
Il mio contributo:
Sono andata a ricercare i messaggi sull'otto marzo pubblicati in concerto lo scorso anno.
Anche lo scorso anno ci sono state tante persone in concerto di sogni che avevano remato contro l'otto marzo, idem in internet.Quando proprio non si sa più che dire, come minimo si dice che l'otto marzo non è una festa.
Questa è una osservazione superficile.
Si sa che molte volte usiamo il termine festa anche per la ricorrenza dei Santi e dei Defunti, e che dire di Pasqua?
Accantono con uno sbuffo di impazienza la questione legata alla parola "festa" per soffermarmi una volta di più su ciò che significa l' essere donne.
Per carità non è che voglio asserire che la vita degli uomini è facile...ma ...è diversa, che lo crediate o no...
Pensiamo che nella civile, ma sepolta tra i monti, Svizzera, è da pochissimo che le donne hanno diritto di voto.
La Dame au camélias, di A. Dumas père, conosciuta anche come "La Traviata", storia musicata da G. Verdi, iniziò la sua carriera di
mondaine all'età di 12 anni, morì a soli 22, di tubercolosi. E' la storia vera di una figlia del popolo, con ogni probabilità molto bella e intelligente.
Prima di lei a Milano la giovinetta Gaetana Agnesi era diventata un grande matematica. Persona molto pia, di cultura eccezionale, a nove anni conosceva il latino , il greco e parecchie lingue moderne, aveva a potuto studiare , essendo suo padre fornito di molti beni e illuminista. Non faceva cioè differenza tra l'intelligenza di un uomo e di undonna. Sua sorella invece divenne una celebre clavicembalista e compositrice.
Lasciamo le vecchie storie e veniamo ai giorni nostri.
Pensiamo che in Italia fino a qualche decennio fa le donne per lavorare avevano il libretto di lavoro con obbligo di visita medica periodica. Gli stipendi delle donne sono stati parificati a quelli degli uomini per effetto di leggi da non molto tempo. Nessuno, compreso il lavoro nelle pubbliche amministrazioni, si sognava di dare gli stessi stipendi degli uomini alle donne.
Una mia testimonianza di ciò che avviene oggi riguarda le lavoratrici delle fabbriche di tessitura in Brianza, a Nord e a Nord - Ovest di Milano.
Operaie di 15 anni lavorano in fabbriche di tessitura molto rumorose. Molte sono già invalide a 15 anni. Vi posso assicurare che gli assegni di invalidità, pagate dall'INAIL qui a Milano, vengono date dopo una parecchi e accurati accertamenti.
Sono invalidità parziali, con assegni non molto alti versati una volta all'anno per tutta la vita. Nel caso che vi segnalo riguardano disturbi alla testa. Mi è stato raccontato che anche durante la notte chi è affetto da questa malattia stenta a dormire per il rimbombo che continua a risuonare in testa. Questo nell'anno di grazia 2005.
Nessuno lo sa, a meno che non vi capiti di scoprirlo occasionalmente, come capitò a me. A nessuno interessa.
Vediamo tanta bella gioventù, perfetta e vitaminizzata...ma esistono anche tante altre situazioni.
Vi rammento anche la storia triste delle due Rumene, madre e bimba di due anni, senza nome, che elemosinavano per le vie di Torino.
E' stato lanciato un appello perchè qualcuno le reclami per essere sepolte con un nome.
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Da parte mia, ringrazio la Titty, che sempre premurosa , ha chiesto mie notizie, e , naturalmente altre care persone, autrici di bei racconti e poesie in concerto, con le quali mantengo contatti di grande amicizia.
Elena,
la vostra femminista-per-caso