Nel lunedi seguente alla Pasqua
dopo che in notte i fantasmi
frustarono i sogni
di buon mattino mi alzai
con l'umore di un gatto
che ha ceduto un boccone
all'arroghanza di un caneVidi il sole invecchiato
con barba di nuvole nere
e mi scosse prima il rumore
di un tuono, poi nel breve silenzio
a seguire
una pioggia di siringhe sui tetti
ma mio spirito inquieto avvertì
subito altre complicanze
infatti il sibilio dei motori
di macchine che sfrecciavano
a velocità superiore a bestemmie
come inseguite da demoni
al risveglio in stagione in amore
Ne seguì un lancio di piatti
roteanti e sembravano avessero
intenzioni di tagli di gola
Nella cautela che sempre mi giova
mi spostai nel vicino giardino
e purtroppo un coperchio di strappo
di scatolame di tonno non esitò
a farmi uno squarcio alla gamba
Subito intui che camuffati da gitanti
i soliti che ignoranti in quel giorno
seguono gregge privo di idee
tra essi sicuramenti dei sicari
assoldati da maledetti poeti
per porre fine a mia scomoda voce
Fulmineo mio scatto bruciò il pensiero
e dentro casa mi barricai
rintanato aspettando che la sera
coprisse i cervelli stolti e perversi
Quando l'orologio abbeverato dal tempo
scoccò mezzanotte, solitario per strada
mi riversai ed ebbi subito modo
di accodarmia una gara podistica
dando sfogo ai miei passi
all'immobilità allor prima costretti
ma a un bar pensai di soddisfare
la mia sete da sforzi e un'intera
bottiglia di grappa mi scolai
Mi giunge ora ricordo
che alle stelle arrivai vincitore
sul podio e per l'ennesima volta
ancora ultimo .tra i barbari umani
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Da:Voci scomode
www.santhers.com
michael santhers