Sarah
Cittadino
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Inserito - 05/04/2005 : 14:43:13
Le viole sono tenere, nei giardini un po' trasandati della città, ad inizio primavera. Hanno il colore cupo e solenne dei paramenti della penitenza, un odore intenso e carnale di petali vellutati e caramelle squisite,oggi particolarmente percepibile,e macchiano i prati sdruciti e ancora stopposi di foglie ricamate e fiori minuti. L'aria è mossa, quasi pungente nel sole. E' il vento dell'Est, che non se ne vuole andare. Soffia tra le crode di asciutto grigio lunare, quasi a levigare il Pelmo, scabro, eterno e ferroso, il Caregon del Signor. Penetra boschi di abeti e pino mugo, mulattiere deserte e ancora fredde, sfiora cengie e fragili ghiaioni, rivoli di neve sciolta e gole nascoste. E' il vento dell'Est, che saluta le sue Dolomiti chiare e silenziose, rocce, guglie, ferrate e sentieri. E'il vento dell'Est che accarezza i piccoli fiori di primavera nella valle, minuscoli, intensi e intrisi di profumo, di vita, di rinascita.Francesca Buccomino
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