Non seppi ascoltarti anima mia.
Ti schiacciai sotto il peso del suo corpo che con ritmica frenesia incalzante, si impossessava di te.
Ed io chiusi gli occhi per non vedere lo scempio alla tua bellezza violata...
Ed io pregai perchè quell'odore straniero non avesse il colore del sangue al macello...
Innanzi a me il buio del tuo sguardo serrato,
il battito di un tempo che sembrò infinitamente lento nel suo divenire...
Copiose dal viso scesero le lacrime del tuo dolore,
del tuo disagio inascoltato.
I suoi occhi rimenbrano la mattanza infernale a cui ti sottoposi,
i suoi occhi uno specchio che mi lacera,
testimonia entro di me ciò che vorrei scordare,
seppellire, drammaticamente uccidere.
Come se di un mosaico variopinto io percepissi solo un piccolo tassello che mi donò amore...
Come se io avessi bisogno di annientare la tua immagine per estinguere il debito che si alimenta con la mia fragile esistenza...