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ERA LA MIA CITTÀ
Percorro strade che nel ricordo vivono
come se solo un giorno fosse passato.
Osservo facciate, ancora le stesse di allora,
immobili nel trascorrere del tempo.
Guardo vetrine di negozi che son parte
della memoria e risento i profumi
e rivedo i colori, ricordo di anni passati.
Eppure nella gente
non scorgo lineamenti familiari di visi
visti e rivisti in anni di frequentazione
a me mancata in questa città mia
che visito da straniero e da turista.
Bruciano gli occhi a riconoscere
questa estraneità che abbatte e duole
e rende lo spirito mogio nella mancanza
di calore, di ritrovate radici perse
nel tempo che fu e più non sarà.
yama