Francesco Tarricone
Villeggiante
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Inserito - 05/05/2005 : 20:22:27
Scosse il capo il lucente astro specchiandosi nella cauta distesa marina. “Se il tuo amore cambia come cambia il vento,oh Luna,come potrei io restare sempre al tuo fianco? Forse qualcosa mi spingerebbe a resistere,tenendo la testa china, piegato non dalla volontà,ma dall’accettazione. Ma temo che,mi sapresti donare ancora falsità”. Quasi curioso egli cercò di distinguere tra le frange,i riflessi della propria immagine. “Mi chiedi di ragionare anziché fuggire.. Parole che stonano compagna,come il canto del gallo che giunge all’imbrunire.. Qual nuova luce cerchi tra le sperdute vie del cosmo? Questo sprazzo di cielo,un tempo ai tuoi occhi infinito s’è forse trasformato nella prigione della tua libertà? Eppur non capisci che era proprio questo cielo a irrorarti della luce vitale. La tua libertà è sempre stata nelle tue mani e la catena dorata che opprimeva i tuoi polsi,teneva stretti anche i miei.” In uno strano gesto egli chiuse le palpebre quasi volesse scacciare i ricordi dolenti nell’oblio con lo sforzo di chi,in battaglia,sull’orlo della sconfitta,persa ormai la spada,non gli resta altro che difendersi col solo scudo. “Con spregiudicatezza mi rassicurasti col tuo dolce verbo dicendomi che,se un giorno fossi caduto,tu avresti saputo sorreggermi. Ancora menzogne Luna, raggiunta la fase calante sei tu ora a cadere nell’abisso del nulla. Ed io non ho più la forza di raccogliere la tua anima densa di peccati mai rinnegati. Possa invece sostenerti chi ora vive della tua luce ma non sa cogliere la tua essenza.” Addio Luna,addio..
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