la mia mente prova ancora un illuso
sentimento che sempre vuol restare
vivendo l’età del mïo capire
che l’altro voglio sicuro e deciso,

perché ancora arde in cor lo stesso amore
di quando l’incontrai la prima volta
e seppure lui amor non corrisponde

in me un continuo brivido diffonde:
e adesso ti chiedo, ti prego ascolta
perché tu possa placare ogni ardore.

Osservai un giorno una coppia d’anziani,
si tendevano la mano a vicenda
condividendo un aiuto affettuoso
che da un unico sguardo traspariva,
diffondendone intorno la dolcezza.
Quando notarono la mia presenza,
vedendo che a loro i miei occhi eran volti
entrambi fecero un lento sorriso
che illuminò il loro volto e il mio cuore
ed io ricambiai con gioia sincera.

Ed è guardando una coppia d’anziani
che t’accorgi di quanto sia importante
vivere la vita amando fino in fondo.

Nelle note semplici di una canzone.
Rivedo il sorriso che leggero sfuma
ora che le lacrime hanno coperto il volto
e i respiri mancano
le dita non si toccano più,
nei pensieri mi chiedo
e non mi so rispondere,
non sento parole, vedo il vuoto
e non capisco il motivo di tutto questo,
non credevo che le ferite facessero male
e ora posso pensare a cosa provano gli altri…
non ci ho creduto prima, non ho voluto,
non volevo che questo iniziasse
ma adesso che è finito
ci sono momenti in cui sento freddo,
un gelo che mi fa soffrire
e forse è troppo poco
ed è tanta la confusione,
è tanto il riflesso del mondo
e non riesco a isolare il pensiero:
come al solito mi sto perdendo
nel banale e nell’esaltante
sfuggendo dalla realtà,
evitando di incontrarla, di scontrarla;
vorrei sentire il dolore
per capire la fine.