Senso vago d’infinito
Dopo i punti di sospensione
può celarsi anche l’infinito;
dopo una buia delusione
c’è sempre un amore finito.
Ha un bel sapore l’infinito
e quale cuore ora mi darà,
che cerco in un momento sfinito
di una sera, in una città.
Uno strano senso vago d’infinito
sento in me, sento nella vita:
è lieve appena ma indefinito
come etère, come gioia infinita.
Già da tempo paradossi ed intuizioni
han portato l’uomo a scoprire l’essenza
dell’infinto potenziale con astrazioni
e negare quello reale con l’esperienza.
E sembra quasi di vivere appena
immerso in momenti e ore finite,
nel tempo che incalza ogni scena
di gente, me, di emozioni sparite.
“Un poeta: l’ombra della sua città” – Casa Editrice Alberti & C. Editori, 2003
Antologia letteraria del Premio di Poesia “Vitantonio dell’Erba” – Vito Radio Editore, 2001
Simone Fagioli