Chiedo scusa
del mio forzato silenzio
..vengo breve a narrarvi
la motivazione
è una sventura alla quale
con discreto valore ho posto rimedioLungo un viale nel bosco
di un silenzioso paesaggio
mentre immerso nel verde a rimirar
le magnificenze del creato ancor salvo
dalle umane barbarie,all'improvviso
la mia macchina stanca e indispettita
per non averla mai menzionata in poesia
dal motore ha esternato il dispregio
con uno sbuffo di olio seguito dal fermo totale
della meccanica
Dopo ore d'attesa sento finalemtne un rombo
divorare la distanza fino a giungermi agli occhi
e il conducente si ferma per donarmi un passaggio
..secco è stato il mio rifiuto alla vista di un
marchingegno bellicoso da atterrire il peggior nemico
una Fiat seicento multipla..mi son detto anche
nelle sventure ci vuole decoro e va conservata
intatta la dignità...io sono un'esteta
e non posso salire in tale bruttura dell'umano
ingegno
Mi sono consegnato alla notte
tra i silenzi parlanti del bosco
salvo al tardi mattino ho accettato ben volentieri
le delizie di viaggio di un carretto trainato
da un'asino conversando col cocchiere
e di tanto in tanto nelle pause la bestia
si inseriva nelle vesti di un buon Cicerone
allenato a spiegare le ombre e fruscii
della folta foresta
Eccomi a voi oh! miei lettori
con la dignità della quale
vanto in essa il mio pregio migliore
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Da:Voci scomode
www.santhers.com
michael santhers