Shirin
Senatore
Italy
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Inserito - 31/08/2005 : 01:36:21
Stefano dice che quando Dio ascolta il jazz si sporge dalle nuvole e balla come un dannato negli inferi. E mentre balla se la ride come un bambino che fa le boccacce al prete. Quando Ste si siede al piano ride con Dio e piange con Lui. Si muove col cuore, non è capace di star fermo su quel povero sgabello che quasi quasi cigola d'emozione ad ogni sua nota. Per non parlare poi del poggia tastiera che ha conosciuto più locali di me. Oscilla come un'altalena mentre Ste suona. E allora te li vedi lì, quei tre complici, che si muovono all'unisono e mentre io li guardo prego perchè nessuno caschi, perchè chiunque dei tre dovesse cadere farebbe un disastro. Poi però sento le note vibrare, rimpiango il pianoforte ormai così raro nei locali e guardo la gente. La donna più ammaliante muove la testa e i piedi delle gambe accavvalate e l'uomo più spavaldo batte le mani sul tavolo. Me la rido a fissare i loro volti tornati bambini, le maschere più convincenti scivolano nel ritmo e svaniscono. Poi applaudono, ma non sempre. Quando il suono è troppo malinconico alle loro orecchie lasciano che il dolore si smorzi nel silenzio di una cena oppure pur di non udirlo abbassano la testa sulle loro mani. Tante volte mi sono chiesta quanti sogni derubati ci sono in quelle mani e quante speranze infrante le popolano. Torno a guardare Stefano che suona, fisso le contrazioni dei nervi delle braccia che giungono fino alle sue dita. Dopo 20 anni di esercizio alcune delle dita si sono accorciate, mentre il pollice e il mignolo si sono allungati. E penso che quelle sono le mani che Dio gli ha donato per quando ha voglia di distrarSi. Scosta le nuvole e sorride per quel figlio.Shirin
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