Domenico De Ferraro
Emerito
Italy
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Inserito - 12/09/2005 : 16:35:24
POMERIGGIO MARINO Nella calura i colori cadono dall’orlo delle corolle dei fiori Sulle colline moribonde si radunano spettatori e spettri sogni mai spenti , spiriti erranti Fianco a fianco fin quando il sole non tramonta per svanire dietro l’orizzonte del mare. Una gran festa fanno abbracciandosi l’un l’altro le nuvole nel cielo riuniti dal vento. Le carovane dei gitani passano attraverso i monti Lode alla natura e al cielo, solcato dagli uccelli sparsi nell’aeree puro .Presagi di tempi oscuri. Seduti i vecchi fuori l’uscio delle loro minuscole case Un sorriso solca il viso, espressione crudele d’un tempo trascorso. Racchiusi tra due foglie ,figli della guerra Eco di voci . Mulini colmi di grano maturo . Il fiume dell’esistenza scende tra i campi d’ orzo e frumento Amene l’anime morte vagano alla ricerca dell’amata in terra Disperate l’oche e le galline al canto del gallo lunare sotto le stelle. Il paese intero prega l’arrivo della pioggia e d’un segno che sappia scacciare via i demoni dai loro corpi Silenzi irreali scenari di morte e di vita campestre. Cavalieri erranti alla ricerca d’un amore leggendario giungono dalle teutoniche terre. Tra i boschi si dischiude la mente ,risorge l’antico spirito silvano confuse note piccole perle di venere distesa sulla bianca sabbia Se nome bagna l’animo annegano i vinti nell’acqua marina Sé sogno è lungo quanto il giorno passione ritorna ramingo a bussare il cuore. Sé la vita è figlia della morte l’arte corona la natura d’alloro Sé il mio canto è amore al pari del mio nome Amore e tutto ciò che si legge nell’animo dell’amata Ella è allora amore, in questo delirante silente meriggio.
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