zanin roberto
Senatore
Italy
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Inserito - 02/10/2005 : 15:29:50
IL FILATELICO GIUSTIZIERELa lente d'ingrandimento con la sua superficie ovale, si allontanava e si riavvicinava con lentissimo ritmo della mano, le pinzette tenevano, sotto lo sguardo curioso e a tratti smanioso dell'uomo dai capelli biondi, un francobollo appena staccato dalla sua busta postale. La mansarda ricolma di libri, poster, fotografie e targhe era invasa da una splendida luce settembrina d'un cielo terso e azzurro che accendeva una atmosfera luminosa e serena, sul tavolo i raccoglitori erano alla rinfusa e i cataloghi Bolaffi si perdevano in mezzo al caos delle carte, appunti, ritagli di giornale. Il mattino odorava di pulito e Bobby con l'umore buono stava sistemando i suoi francobolli con la solita pazienza, catalogava per data, per nazione, il timbrato dal nuovo, evidenziava le mancanze e i francobolli doppi venivano raccolti in apposite buste di carta trasparente. La passione per la raccolta di francobolli era una storia iniziata quaranta anni prima, quando da ragazzino la nonna paterna gli aveva inviato i primi francobolli della Romania, avuti da una suora sua amica che aveva corrispondenza con l'estero. Non lo faceva per investire soldi o per ricavarne, non aveva mai acquistato un solo francobollo, per lui era la raccolta dell'immagine, della storia, della geografia, che quel pezzettino di carta rappresentava. Era talmente convinto del suo essere filatelico, in modo puramente dilettantistico, che non gettava nessun francobollo rotto, rovinato o deteriorato, era la prova di un vissuto, era comunque storia. Aveva collezionato quasi quindicimila francobolli e la moglie lo esortava a ridurre lo spazio occupato dai cinquanta raccoglitori, dalle buste, dalle scatole piene di doppi, ma quella era la sua stanza dove si rifuggiava quando l'amarezza delle sconfitte o la rudezza della vita gli pesavano più del sopportabile. Non c'era fretta, si alzò, accese la radio, abbassò il volume in sottofondo e ascoltò musica leggera d'una emittente che selezionava canzoni anni sessanta, usci nell'adiacente bagnetto rosa, chiuse il tappo del lavabo e fece scorrere acqua calda, riempi a mezzo la ceramica bianca, si accorse di capelli che galeggiavano in superficie, svuotò, ripulì, riempì con pazienza, immerse il dito per controllare la temperatura che non fosse troppo calda poi iniziò a mettere i ritagli con i francobolli o le buste nell'acqua affinchè si scollassero. Dopo cinque minuti i francobolli erano staccati, bisognava asciugarli avendo l'avvertenza di non offenderli, spiegazarli, togliere la dentellatura. Le carte su cui erano attaccati venivano gettate, le operazioni erano le stesse per decine e decine di volte. Di tanto in tanto succedevano inconvenienti spiacevoli, come colle insolubili e tenaci,colori idrosolubili, offese che emergevano dopo il bagno, incollature tra francobolli o una maldestra operazione che comprometteva il fragile coriandolo, insomma bisognava restare concentrati e allerta. Galeggiava una busta color celestino, attirò l'attenzione di Bobby, il francobollo della serie dedicata all'Olimpiade Invernale di Torino non si staccava del tutto, delicatamente prese la carta e applicò una leggera pressione sul bordo scollato del bollo finchè si staccò , puli dai residui collosi il bollo e lo asciugò, stava per gettare la busta quando fu colpito dalla scoperta di un piccolo scritto che era stato nascosto dal francobollo. Avvicinò gli occhi, mise gli occhiali e lesse con curiosità: - " AIUTO, SONO PRIGIONIERA "....... in quello piccolo spazio, ridotto non si poteva ovviamente scrivere di più senza uscire inevitabilmente dallo spazio coperto dal francobollo. Bobby rise divertito, pensò a un buontempone, non gli era mai capitato una cosa del genere, la busta era indirizzata all'Ufficio Anagrafe del Comune di CURTIS e infatti quel sacchetto di francobolli glieli aveva procurati un'amica che lavorava in Municipio, sul retro c'era anche il mittente,..."Signora Sara R. via Btg.Gemona 5015, TERGESTE"... al momento asciugò la busta e pensò al perchè di quelle parole. Sistemati i francobolli e destato dai rintocchi della torre campanaria del mezzogiorno , chiuse la porta della mansarda e scese a pranzo. Sua moglie non tollerava che arrivasse a tavola in ritardo e il profumo del risotto ai funghi lo calamitò al suo posto, dove fece i complimenti alla consorte per il delizioso pranzetto. Nel pomeriggio risali per riordinare la stanza, riprese in mano la busta color cielo e pensò a lungo poi d'istinto estrasse il suo cellulare, compose un n umero e chiamò: - " Pronto?...Laura?...Sono Bobby, disturbo?...Ok, volevo ringraziarti per i francobolli che mi hai procurato e inoltre volevo chiederti se nel pomeriggio puoi fare un salto da me,...vorrei farti vedere una cosa particolare!....va bene, alle 18.00, ciao." Soddisfatto prese la lente e indagò lo scritto sulla busta, vide che c'era stata una indecisione sulla P iniziale di prigioniera...forse voleva usare un altro termine? Il tè all'aroma di karkadè fumava in belle tazze di ceramica di Deruta e Laura che esibiva un'ampia e generosa scollatura, era impaziente di conoscere questo motivo particolare per cui era stata convocata dall'amico. Bobby gli mise in mano la celestina busta, gli disse di leggere e di ricordarsi di quel nome. - " si, si... è quella che ha richiesto il rinnovo della Carta d'Identità ... mai vista, mai sentita prima!...Ma che diavolo c'entra!" Prima che continuasse a protestare Bobby gli indicò con l'indice lo scritto che aveva scoperto sotto il francobollo. Lesse, la donna alzò le spalle e si mise a ridere, non sapeva il perchè di quella strana scritta, ma subito aguzzò la fantasia e iniziò a dare delle soluzioni plausibili. - " Potrebbe essere una scommessa fatta con qualcuno che la sfidava a comunicare con questo metodo criptato. Certo essendo indirizzata ad un ufficio pubblico è molto più improbabile. Potrebbe essere una svitata, con manie di persecuzione che ripresa varie volte, svincola dalla vigilanza con un sistema originale. Ma...potrebbe anche essere il tentativo estremo di una donna tenuta reclusa da un uomo possessivo!" mentre parlava, Bobby la guardava ammirato dalla concretezza tipica femminile che gli stava suggerendo la soluzione del problema. - " Va bene Laura, ammettiamo che ci sia una reale situazione di sofferenza...che cosa possiamo fare?" Laura guardò la zuccheriera dal bel ornamento decorativo, una fragolina rossa fuoco con quelle belle foglioline verdi e fresche e Bobby alzò gli occhi al soffitto. I due si guardarono in silenzio, presero asgranocchiare dei biscotti, poi Bobby si illuminò il volto e disse con premura: - " Inviamogli una risposta e scriviamo sotto il francobollo, se riceveremo ulteriori messaggi d'aiuto, vorrà dire che è vero...altrimenti ci saremmo sbagliati ed era una bufala!" Laura annui e finito di bere il suo tè si alzò proprio mentre entrava la moglie di Bobby. - " Ehi voi due...buon pomeriggio! che tramate nell'ombra?....Laura ti trovo in splendida forma!" disse circondando il marito con un tenero abbraccio. Un paio di giorni dopo Laura arrivò da Bobby con una busta grande, con l'intestazione del Comune, la fece leggere all'amico. -" Signora Sara R. siamo spiacenti informarla che per l'emissione della Carta d'Identità lei dovrà passare personalmente nei nostri uffici per firmare la richiesta e ritirare il documento" -" Benissimo" rispose l'uomo in evidente eccitazione, prese dei francobolli 50 millimetri per 40 millimetri, disegnò l'area corrispondente che ricoprivano, con la matita sulla busta, quindi osservò con estrema soddisfazione lo spazio ottenuto. - " Molto bene, vedi quanto spazio? Ora scrivo il messaggio" Laura lo osservava mentre rifletteva, il foulard di seta che gli circondava il collo, gli dava un'aria raffinata, gli occhi penetranti e gioiosi, i capelli arruffati d'un biondo pacato, le mani piccole e le dita affusolate lo rendevano piacevolmente attraente. Si chiese se non si stesse invaghendo di lui ma poi ritornò alla realtà, lo ammirava per il suo cocciuto ottimismo, per la sua passione genuina per la ricerca e si disse che un'amico così non lo poteva perdere. - " Che ti succede? Perchè? Dobbiamo chiamare qualcuno?" pronunciò le parole ad alta voce e solennemente e si rese conto che lo spazio era più che sufficiente. - " Laura, va bene cosi?" - " Firma il messaggio, Laura e Bobby" aggiunse la donna. - " Ok, fatto! Adesso sopra i francoboli, cosi e ...vai!" La busta fu chiusa e spedita il giorno seguente. Dopo una settimana, un sabato mattina uggioso e scuro di nuvoloni, Laura trafelata entrò con una fretta inconsueta. La moglie di Bobby rimase perplessa da quella irruenza e disse: - " Ciao Laura, mah...voi due non me la raccontate giusta... ehi dico...che combinate!...non mi starai cercando di portar via Bobby eh?....Laura!!!" disse con un sorriso a velare il tono inquisitorio. - " Ma no, Paola...amica mia, scusa, ti spiegherò tutto ma adesso fammi parlare con Bobby è urgente!" disse l'amica sincera e convincente, abbracciando Paola e rincuorandola con flemma. Usci di corsa Bobby dallo studiolo e vide Laura con una lettera in mano, intui subito che si trattava della risposta. Incrociarono gli sguardi, erano impazienti, la moglie di Bobby disse che avrebbe fatto un caffè forte e spari in cucina. - " Ci siamo! " dichiarò Bobby, prese la busta e lesse il contenuto: - " Spiacenti informarvi che essendo immobilizzata a letto non posso venire a firmare nei vostri uffici i documenti ma darò delega a mio marito affinchè mi sostituisca nell'esplettare le formalità del caso" - " Ah,ah....ecco vedi? questa è già una prova!, ...non credi? non ci rimane che staccare i francobolli e verificare se ci sono messaggi criptati!" Prese la busta di color celestino cielo e la immerse nell'acqua tiepida del lavabo, per la prima volta in vita sua, non aveva neanche guardato lo splendido francobollo che celebrava il sistema Braille, con due mani in primo piano a leggere in un'atmosfera di semibuio che ben sottolineava la cecità, quasi quel francobollo fosse stato messo a posta per caratterizzare una situazione di estremo disagio. Le dita leggere palpavano, immerse nell'acqua, in un'attesa poco contenuta, Laura si tormentava le mani, poi Paola chiamò i due per prendere il caffè fumante che spandeva il suo aroma nelle stanze. Lasciarono, il tempo di sorseggiare la bevanda e di spiegare in estrema sintesi alla moglie quello che stava succedendo, poi in pellegrinaggio si gettarono sulla busta. - " AIUTO,GELOSIA,POLIZIA " Lo scritto non lasciava dubbi, attimi di paura infinita, sgomento e un brivido scosse Laura, Bobby sicuro compose il numero 112 e svuotò quel peso da giorni sopportato, si strinsero tutti e tre in un abbraccio liberatorio. I bicchierini di limoncello erano verdi pallido e Sara asciugava delle lacrime mentre Paola Laura e Bobby la esortavano a brindare con loro, l'autunno fuori accendeva i suoi magici colori e la vita era bella, Bobby aveva appena ricevuto una splendida serie del Principato di Monaco regalata da Sara ed era impaziente di ritornare alla sua mansarda! di Zanin Roberto
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