Sarah
Cittadino
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Inserito - 19/10/2005 : 17:57:30
Tempi difficili per i vacanzieri, questi. Scioperi in agguato,kamikaze assetati di sangue, code interminabili sulle strade (e voi dentro l'auto, magari con il bimbo che deve assolutamente...)uragani, prezzi stellari: provate, se avete il coraggio, a bere un acqua minerale in piazza San Marco,vi serve un mutuo trentennale.Parlo naturalmente di gente comune,di quelli che prendono il volo charter per la settimana all inclusive, di chi ha due settimane risicate di ferie, magari nella bolgia ferragostana, parlo di noi, insomma. Infatti i signori, quelli veri, non partono ma viaggiano, ed in ogni momento dell'anno. A noi toccano l'acqua alla varecchina, il seguace di Osama, il gelato a 2 euro a pallina (piccola),l'hotel vista discarica, i litigi con frasi da pescivendola al coloratissimo buffet del popolatissimo villaggio. E allora, che fare? Restare in casa??? Mai!Ma come superare la sindrome del viaggio difficile? Da zona pericolosa, da pollo con l'aviaria pandemica e influenzante, da prezzi gonfiati per i cosiddetti vip? Ebbene, scoprendo i luoghi che abbiamo intorno, siano essi lontani come l'Asia estrema o estremamente vicini, come le nostre campagne, i centri storici,le montagne silenziose, il mare adesso segreto e selvaggio. Sempre con un'intensa, grata curiosità, con la meraviglia, talvolta mista ad un leggero timore, come di solito ci riservano i bambini. Un ricordo di mia madre da piccola: salì sul treno con sua nonna, per recarsi dai parenti a una quindicina di km da Belluno. Al muoversi della locomotiva ebbe paura. La nonna le disse che a muoversi erano gli alberi, e così cominciò la meravigliosa avventura del viaggio, che tuttora continua.Francesca Buccomino
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