Domenico De Ferraro
Emerito
Italy
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Inserito - 21/11/2005 : 16:44:56
LA PIPA CARAIBICA Marco è un bravo meccanico ogni giorno lo puoi trovare in officina a riparare macchine vecchie e nuove freni rotti, ammaccature , motori fuori uso mai un attimo di riposo sempre unto, pieno di grasso con il viso sporco e nero. Qualcuno l’altro giorno lo ha scambiato addirittura in quelle condizioni per un immigrato alieno. Appassionato del suo lavoro ancora oggi turbato per l’avventura passata durante il suo meraviglioso viaggio di nozze fatto insieme alla sua giovane moglie nelle calde isole del mare dei caraibi . Luoghi stupendi , ove puoi giocare con l’onde e inseguire l’amata lungo le bianche spiagge piene di palmizi. Una sera durante la loro luna di miele lui e la sua giovine sposa furono invitati ad una festa in un villaggio pieno di turisti da ogni parte del mondo. Felici andarono ad assistere alle danze rituali degli indigeni locali dipinti in tanti modi strani coronati di corolle dai fiori incantevoli e profumati Al suono dei tamburi gli indigeni saltavano intorno ad un grande fuoco iniziarono una danza tradizionale trascinando con sé i tanti turisti che erano lì ad ammirali e a fotografarli. Tutto ad un tratto si sentì preso per il polso e tirato all’indietro si ritrovò faccia a faccia con lo stregone del villaggio bianco dallo spavento voleva gridare forte aiuto. La maschera che indossava lo stregone era arcigna e crudele Gridò più volte in preda alla paura ma la confusione, la musica coprirono le sue grida perfino sua moglie intenta a guardare lo spettacolo non s’accorse di nulla. Trascinato dietro una capanna lo stregone si tolse la maschera e gli disse di non aver paura. Voleva vendergli una pipa artigianale lavorata con le sue mani. Marco terrorizzato gli disse : Non sono questi i modi di trattare degli onesti turisti per giunta in viaggio di nozze Mi rivolgerò all’autorità competenti ,signore presenterò subito una denuncia alla stazione di polizia locale . Per poco mi faceva venire un colpo,conciato in questo modo con questa faccia scusate che si ritrova mi son fatto sotto dalla paura. Lo stregone vista la sua collera dopo aver cercato di calmarlo Mimando tanti gesti affettuosi e offrendogli del succo di palma e una sedia per sedere ,per sdebitarsi dello spavento che gli aveva procurato volle per forza regalargli la pipa che aveva tentato di vendere. Marco gli disse : Te la puoi tenere . Non so che farmene ,io no sono un fumatore. Le pipe non mi sono mai piaciute . Il fumo mi fa venire un senso di nausea e vomito. Lo stregone lo prego in ginocchio. Al fine ipnotizzato accettò e ritornato vicino a sua moglie che ignara della sua piccola disavventura continuava a sorridere e a guardare compiaciuta lo spettacolo danzante. Passarono alcuni mesi dal ritorno da tale vacanza . Marco una volta a casa mise esposta la pipa su una mensola della cucina. Vennero tutti i familiari a trovare i giovani sposini ad augurare il felice ritorno. Ieri l’altro dopo aver festeggiato tutta la sera zio Filippo a sua insaputa ha preso la pipa da sopra la mensola. Senza chiedere il dovuto permesso sé poteva usarla gli ha messo del tabacco che aveva con sé e l’ accesa. E stato tutto in un attimo dopo aver aspirato due e più boccate di fumo ha cominciato a dire cose insensate. In preda a convulsioni , s’alzava da terra a mezz’aria sospeso nel vuoto ha preso le sembianze dello stregone del villaggio caraibico . Ha guardato Marco terrorizzato e gli ha detto : Ciao scusami di questa mia apparizione ti volevo ancora chiedere perdono per quanto è successo sull’isola , ogni qualvolta desideri rivedermi sai adesso come fare. Vi sembrerà strano assai ma mia moglie a tale visione ha perso i sensi , ed è caduta riversa per terra , messa seduta su una sedia attorniata dai vicini di casa che gli hanno fatto aspirare diversi sali per farla ritornare in sé. Abbiamo portato zio Filippo all’ospedale. Adesso sta bene . Io senza parole non ho detto nulla di ciò che ho visto e sentito al pronto soccorso il timore era di passare per matto. Al negozio ai miei clienti dico che il viaggio di nozze l'ho passato tra Venezia e Roma . Tutto sembra essere tornato alla normalità lo spavento , il malore di mia moglie e di zio Filippo e acqua passata. Tranne il fatto , ogni tanto qualche autista di passaggio a me sembra dalle sembianze assai simili allo stregone si presenta alla mia officina con qualche problema all’auto da risolvere. Sarà vero chi sà , io alle favole ho imparato a mie spese a non credere più.
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