Carissimi amici di Concerto di Sogni,Voglio augurare a tutti voi il mio più sincero ed affettuoso Augurio di Buon Natale sperando in
un momento di riposo e di riflessione su noi stessi e verso gli altri.
Vi informo inoltre di una mia nuova e recente esperienza romana. Dedico a tutti voi due poesie e mi farebbe piacere avere su queste un vostro gentilissimo parere.
A presto ed ancora tantissimi auguri.
Simone Fagioli
(Riporto qui un articolo sull’evento)
Domenica 11 Dicembre 2005, in occasione della 4° Fiera della Piccola e Media Editoria “Più libri, Più liberi” che si è svolta a Roma presso il Palazzo dei Congressi, la Edizioni Progetto Cultura ha presentato “Spazio Poesia”. L’iniziativa, davanti ad un pubblico di circa trecento persone, ha coinvolto anche il giovane poeta spoletino Simone Fagioli, unitamente ad una rosa di quaranta autori provenienti da ogni parte d’Italia.
Il reading di poesia, con gli attori Marzia Turcato e Andrea Bonella, accompagnati alla viola dal M° Daniele Marcelli è stato un importante evento dedicato alla poesia.
La poesia “il romanzo di un poeta”, composta da Simone Fagioli, ha chiuso la manifestazione.
La lirica in questione, tratta dall’Antologia poetica “Annuario 2005” è solo una delle quattro con cui il critico letterario Giuseppe Martella ha inserito il poeta Fagioli all’interno della pubblicazione. Dei circa cinquanta poeti nati dal 1940 al 1980 Simone Fagioli è l’unico umbro e il secondo più giovane. Ha così commentato il giovane autore “Sono onorato e pieno di sincera emozione per questo nuovo traguardo. Si può fare poesia, e cultura in senso lato, anche partendo dal basso, iniziando da una penna e da un semplice foglio bianco. Il lavoro intellettuale ed artistico, naturalmente, dischiude una vita dove non si vede mai il traguardo e dove ogni giorno si deve saper affrontare nuovi sacrifici e privazioni. Credo che il mio prossimo impegnò sarà quello di scommettere sulla poesia e sulla musica, un connubio da presentare, perché no, anche in Umbria.”.
IL ROMANZO DI UN POETA
Quando un poeta scrive in prosa
la differenza, sì, si sente
ed è grande e diversa cosa
che leggere di scrittori di niente.
Ti si apre comunque davanti
uno spazio di versi infiniti
che distingui tra righe giganti
e tra discorsi spesso indefiniti.
Senti la vera forza dello scrivere
dentro sottili fili di malinconia;
senti la forza del suo sopravvivere
anche al passato e dalla nostalgia.
Tenui, forti e violente emozioni
scuotono quella penna che scrive,
risvegliano nel tempo sensazioni
di memorie e luoghi dove si vive.
Ogni racconto sembra poi velato
di sottile nebbia di nuova poesia
che sottende uno stile mai svelato
fatto di ricordi e di ingenua follia.
Quando un poeta scrive in prosa
diventa specchio e lume del mondo:
non c’è differenza tra morte e rosa,
e ogni parola rivela un nuovo sfondo.
NEL VENTO DELLA SERA
Ti sembra sia
un giorno spensierato,
nell’aria la poesia
e un sole esagerato.
Poi senti nel vento
una storia di morte:
un ragazzo è stato preso
per mano dalla sorte.
Tutte le sue speranze
e i suoi mille sogni
restano insieme a noi,
nel vento della sera.
Hai imparato a volare,
a scendere nel vuoto,
sentire forte il vento
prenderti in un momento.
Ma se la vita davvero
è un correre senza scopo,
che senso ha avuto vivere
da solo e così poco?
Non c’è niente da capire
e da chiedersi: “perché? ”,
riempiendo la mente
di retorica e inutili cliché.
Resta solo una fotografia
e un gesto estremo di follia
sul fondo di un grigio giornale,
in una città dove tutto sembra normale.
Un giorno sapremo
la tua sola verità,
perché comunque vada
tutti c’incontreremo
dall’altra parte della strada.
Simone Fagioli
Simone Fagioli