ATTO UNICO

PERSONAGGI:

Genny Esposito: Padre di Josef
Adele Konigsberg : Moglie di Genny
Josef Esposito: Figlio di Genny
Alfred Vicus : Dottore Matto
Jack Nicolaus : Babbo natale

Scena.

Scocca l’ora tardi e il suono dell’orologio sulla facciata della
Cattedrale emette un cupo suono. Nel bel mezzo del suo laboratorio il dottor Vicus prepara l’ultimo intruglio con cui potrà conquistare l’intera città. Si tratta di una sua originale invenzione in grado di far dimenticare la collettiva memoria
per poter così manovrare a suo piacimento le persone.

Alfred : Diventerò potente e ricco nessuno
oserà più fermarmi .
Milioni d’esseri soggiogati alla mia volontà .
Mi reputavano un pazzo.
Vedranno di cosa sarò capace di fare .
Governerò su tutta la città guiderò
i loro sogni signore dei loro intimi desideri .
Farò dimenticare loro la gioia di questo odioso Natale.
Il composto è pronto non mi resta altro che distribuirlo
gratis per le strade della città .

Esce dal suo laboratorio. Con in mano due grande scatole
piene di bottigline contenente il suo diabolico intruglio.

Stesso giorno sera tardi.

Genny: Qua bisogna chiamare subito un medico Adele
Il bambino ha la febbre . Anch’io a dire il vero
non mi sento tanto bene.
Sarà forse qualcosa che ho mangiato in questi giorni.

Adele : Io conosco un bravo dottore me la consigliato
una mia cara amica.
Si chiama Dottor Vicus l’altra settimana e riuscito
a guarire l’intera sua famiglia da una terribile brutta indigestione.

Genny: Chiamalo subito cosa aspetti.

Adele: Ho il numero del suo cellulare segnato sulla mia agenda.

Compone il numero .

Adele: Pronto Dottor Alfred Vicus ?

Alfred: Si mi dica .

Adele: Dottore la prego deve correre immediatamente
qui a casa mia .Mio figlio ha una febbre altissima.
Stà molto male m’ aiuti per favore.

Alfred : Non potrei signora in questo momento sono molto
occupato.

Adele: Le pagherò l’intera visita medica non si preoccupi .

Alfred: Non si tratta di denaro .

Adele: La prego.

Alfred: Và bene ma sia l’ultima volta questa .
Lei sottrae del tempo prezioso alle mie ricerche.

Adele: L’aspetto.

Alfred. A presto.

Adele : Genny il dottore ha accettato di venire a visitare
il bambino trà poco sarà qui.

Genny : Bene . Aiutami a cambiargli il pigiamino è tutto sudato.

Adele: Si ora t’aiuto.

Alfred : A questo ora le bottigline di vino che ho distribuito
in omaggio con dentro il mio composto chimico saranno su tutte
le tavole della città . Fra non molto i primi effetti
si manifesteranno.

Genny: Sono passate tre ore e questo tuo medico ancora non viene. Intanto la febbre sale. Hai preparato la tisana Adele?

Adele: Scusami non so cosa mi stà capitando, dimentico
cosa faccio.

Genny: A dire il vero anch’io continuo a sentirmi
un tantino strano. Che tempo . Piove a dirotto.
Intanto Josef ha bisogno d’un medico
Non so cosa fare. Debbo uscire al più presto e andare
a trovare un medico per mio figlio.

Apre L’armadio ( un bianco coniglio con gli occhiali
inseguito da una bambina scompaiono in un angolo oscuro)
Prende l’impermeabile ed una giacca di lana.
L’indossa.

Genny: Fa molto freddo fuori , uscire
e come andare a trovare un ago in un pagliaio .
Ma sé m’arrendo è la fine josef può peggiorare da un momento all’altro ed io non so che medicine dargli.

Josef : Papà dove vai ? Mi sento tanto male . Non lasciarmi solo.

Genny: Dormi piccino mio adesso viene la mamma.
Io esco un attimo a fare un importatane commissione.

Josef : Mi brucia la gola .Papà.

Genny: Cerca di non pensarci ,prova a dormire farò presto ritorno.
(Esce dalla camera del figlio ) Rivolgendosi alla moglie:
Adele esco non resisto vado a vedere che fine ha fatto
questo dottore.

Adele: Dove vai con questa pioggia. Non preoccuparti vedrai
tra non molto sarà qui . Lo chiamato poco fa mi ha detto
che era bloccato nel traffico.

Genny: Tu bada al bambino io esco.

Jack: Che pioggia non riesco a vedere da un palmo di naso.
Strano non vedo come tutti gli altri anni le tante luci natalizie
che brillano in città . Debbo scendere più in basso verso
la terra il forte vento mi spinge fuori rotta .

Si cala nella nebbia e atterra ignaro sull’ autostrada

Genny è in macchina che percorre la strada a moderata velocità

Genny: Cosa è quella non è possibile ma chi è quel matto
che mi viene incontro sopra a quel carro. ( Suona forte il clacson)
Ehi attento scansati.

Jack : Dove sono finito ?
Delle luci, qualcosa mi viene contro a tutta velocità
Non riesco a fermare la slitta. Attenzione per tutte le renne.

Genny: Ahi che botta .

Jack: Cosa è successo ?ahi ahi mi fa male la testa.
(Rendendosi conto dell’accaduto)
Benedetto figliolo mi quasi ammaccato la slitta e intontito
le renne. Ma dove hai presa la patente di volo?

Genny: In volo cosa dice ? io stavo andando a una velocità
moderata causa la forte nebbia Mi aiuti per favore .
Non c’è la faccio ad alzarmi.

Jack: Subito. Per tutti i folletti sono sceso troppo
in basso fino ad arrivare sulla terra (Tira fuori una fiaschetta)
Ecco tenga beve un sorso di questo la farà
sentire subito bene.

Genny: Ma lei è…. no non è possibile

Jack: Si sono Babbo Natale mi ha riconosciuto .

Genny: Ed io sono Mago Merlino .
Certo amico è tutto a posto
Sei Babbo Natale. Lo scontro gli avrà provocato qualche
trauma cranico.

Jack: Ma dove andava a quest’ora con questo brutto tempo ?

Genny: Andavo a cercare un dottore per mio figlio
gravemente ammalato .

Jack : Stà tanto male ?

Genny: Si mi creda .Sono disperato.

Jack: Salga sulla mia slitta . Si sieda lì in un battibaleno
troveremo il medico che cerca.

Genny: Ma questa è propria la magica slitta di babbo natale?

Jack: Si fidi

La slitta s’innalza in volo e sorvola la città triste e silenziosa.

Genny: Mi sembra di vederlo , vada un po’ più giù
eccolo è lì in quella macchina . Il dottor Vicus.

Jack: Tieniti, atterriamo .

La slitta si ferma davanti la macchina del dottor Vicus

Genny: Dottore non abbia paura scenda dalla macchina
Sono il padre del bambino ammalato.

Alfred: Non ci posso credere . Ma lui è ?……

Genny: Si è lui, non è lui ,non lo so . Ora salga sulla slitta . Presto.

Alfred: Và bene.

Jack : Signori tenetevi su Bianchina vai

Dopo un po’ a casa di Genny

Adele: Dottore Finalmente l’aspettavo venga il bambino
stà veramente molto male .

Alfred : Su signora mi dia il tempo di visitarlo
e vedrà tra non molto starà subito bene.

Adele: Dottore ….

Alfred : Si calmi andrà tutto bene.

Lo visita, gli prescrive dei farmaci

Alfred: Il bambino ha bisogno di questi farmaci .
Signora dica a suo marito d’ andarli subito a comprarli .

Adele. Subito dottore. Rivolgendosi al marito
Genny devi correre subito in farmacia Josef ha bisogno
di queste medicine per guarire.

Genny: Corro.

Jack : Vedrà signora andrà tutto bene . Lei ha un buon marito
Il bambino è forte c’è la farà senz’altro a superare questo
stato febbrile.

Adele: Le sue parole mi riempiono di speranza.
Sa lei mi ricorda tanto. Con questa sua lunga barba bianca .

Jack : Si me lo dicono tutti.

Adele: Mi deve scusare sé non le offro nulla
ma mi sento così confusa.

Jack: Dottore

Alfred: Mi dica.

Jack : Lei è cosciente del male che ha fatto a questa città?

Alfred: Io cosa ho fatto?

Jack : Non faccia il finto tono . Io ho impiegato l’ intera mia vita
per vedere gli uomini felici in questi giorni freddi e cupi ,
portare la gioia il calore di ritrovarsi tutti insieme .
Non permetterò di certo che lei con le sue malvagie intenzioni faccia del male a degli innocenti.
Sappiamo benissimo tutti e due cosa ha fatto.
Ora la prego mi dia l’antidoto lo distribuirò
io di persona a chi né ha bisogno .Nessuno saprà nulla
delle sue malvagie intenzioni ha la mia parola di Santa Claus.

Inginocchio

Alfred: Mi perdoni, distruggerò la formula e il composto creato
ve lo prometto Non volevo farlo ,non so neppure io perché lo fatto. Ecco l’antidoto.

Jack : Ora aiuti questo bambino a guarire . Io con la mia slitta
trainata dalle renne andrò casa per casa a portare l’antidoto necessario .

Alfred: Faccia presto potrebbe essere già troppo tardi.

Jack: Volo su tetti attraverso le nuvole con la mia slitta
In ogni casa io giunco.

Adele : Quanto ritorna Genny.
Sente bussare forte alla porta.
Corre ad aprire.
Genny finalmente.

Genny: Dottore ho girato tutta la città .
Ecco le medicine richieste.

Alfred: Bene dopo queste iniezioni starà subito bene.

Adele : Venite correte la città si è illuminata improvvisamente
a festa . Guardate quante luci .Stelle scintillanti .Luci intermittenti. Alberi decorati è magnifico.

Alfred: C’è la fatta evviva C’è la fatta.
Sia ringraziato il cielo.

Genny: Chi? dottore chi c’è la fatta?

Alfred: Nulla un mio amico mi aveva promesso un piccolo miracolo
Ma correte ad abbracciare vostro figlio non sentite vi stà chiamando.

Genny: Josef piccolo mio.

Josef: Papà Mamma.

Adele: Tutto è passato piccolo mio ,non aver paura .
ci sono io qui vicino a te.

Genny: Dottore non so come ringraziarla .

Alfred: Di nulla anzi questa notte con il vostro coraggio
di genitori mi avete voi insegnato tante cose che io avevo dimenticato d’essere. Buon Natale .

Genny e Adele: Buon Natale Dottore ,la pace sia con voi.

( Alzano gli occhi al cielo la slitta trainata delle renne
solca il cielo stellato salutano stretti l’uno a l’altro)
Grazie di tutto a presto.

Jack : Forza Lampo su Bianchina oh oh oh oh Buon Natale !!!!