Domenico De Ferraro
Emerito
Italy
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Inserito - 26/01/2006 : 20:24:59
FIORI DI NEVE Dei lunghi inverni portati nell’animo l’eco dei giorni lontani vicino al fuoco ove favilla la fiamma e racconta la sua lunga agonia nei campi di sterminio. Comprendere per essere compresi il segreto delle favole il tempo è un gambero ubriaco. Strade deserte e silenti le macchine corrono appaiono svaniscono. Questa immensa storia d’amore questa folle canzone questo corpo ignudo ferito preso a calci. Nei templi si rifuggono i vecchi a recitare calde preghiere inni e salmi che accarezzano l’animo e lo conducono lontano dall’odio. Giorni della memoria tante fosse comuni Questo interminabile canto d’amore Questo essere soli Questo oscuro olocausto Questo chiedere perdono Questo andare tutti insieme incontro alla morte Il tedio dei giorni il tendere le mani ad afferrare farfalle elettriche in volo libere sulla bianca neve. Ologrammi di giorni felici La volgarità ha condotto il verbo al patibolo La folla riunita in piazza tacita ammira il cappio intorno al collo della fantasia applaude a veder bruciare streghe e demoni antichi. Inverno, sogno divino, soffio d’un vento misterioso conducente idee e pensieri a gran passi svanisce nella nebbia il passante con lui la comune passione del vivere.
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