Fu Steven Spielberg a portare sullo schermo, nel film "Salvate il soldato Ryan", la realtà della guerra al di là della retorica, il crudo dolore fisico e la terrificante sofferenza personale degli uomini che combattono.La cronaca dei nostri drammatici tempi ci riporta il coinvolgimento addirittura dei bambini nei conflitti, bambini che inconsapevolmente divengono vittime sacrificali di mandanti che sfruttano le loro menti immature per trasformarli in sicari o in bombe umane.
In Uganda e nel Congo cinquantamila bambini sono stati rapiti dalle formazioni paramilitari e sono stati educati e istruiti all'assassinio e i richiami e gli appelli delle Nazioni Unite e dei governi di tutto il mondo rimangono senza risposta.
Uno scandalo che si è ripetuto diverse volte anche nei territori palestinesi, bambini di undici anni venivano caricati di cinture esplosive e mandati a farsi saltare in aria in Israele, agghiaccianti le testimonianze raccolte dalla polizia israeliana che li arrestava e scopriva che i loro mandanti li avevano convinti addirittura pagandoli e convincendoli che con quei soldi avrebbero potuto comprare quanto desideravano nell'al di là. E, secondo le notizie di stampa, i poveri bambini erano pagati in valuta israeliana, cento sheqel.
E' con la speranza che "salvate il bambino ryan" divenga la pretesa normale della civiltà, che concerto di sogni vi presenta una curiosa e ironica newsletter di un presunto gnomo di Zurigo sull'argomento...