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NON È PIÙ ESTATE
No,
non c’è più nell’aria l’odore dell’estate
e il caldo del sole ha ceduto il passo
al calore delle ruggini d’autunno.
I girasoli dimenticati sono vizzi nei campi grigi
e le nuvole s’arrotolano sulle colline,
affondando fredde dita tra alberi impigriti.
La brezza della mattina fa apprezzare
le maniche lunghe e il calore del caffè
che scalda prima del lavoro.
Le spiagge deserte, le giornate più corte.
Anche il tempo pare rallentare il ritmo
lasciando il passo a serate sonnolente
nel ricordo chiassoso delle notti d’estate.
In attesa del sonno, davanti ad un televisore
gli occhi sono nella memoria
di boschi a quest’ora bui e neri come la pece
percorsi da un vento freddo che smuove i rami
dove ascolto
gli ultimi richiami striduli di una civetta
e lo scricchiolio di foglie secche
smosse dall’istrice in caccia.
yama