http://iraqthemodel.blogspot.com/Vi prego di leggere sul blog degli autorevoli amici iracheni di Concerto di Sogni ( http://iraqthemodel.blogspot.com/ )
la cronaca della storica seduta del parlamento a Bagdad, l'elezione degli speaker della camera e i loro discorsi, ognuno di essi narra delle incredibili torture di anni e anni ad opera degli sgherri e del regime di saddam.
Un Parlamento frutto di libere elezioni che si riunisce in nome della democrazia e della libertà e nei prossimi giorni eleggerà il nuovo presidente della repubblica che subito dopo inizierà le consultazioni per l'incarico al primo ministro prescelto per la formazione del governo. Il trionfo finale della democrazia, l'obiettivo per cui si sono battuti i paesi democratici del mondo libero. Nessun deputato ha pronunciato una sola parola di biasimo verso gli alleati occidentali che hanno liberato il paese dal mostruoso tiranno assassino, solo parole di decisa volontà di resistenza contro i gruppi terroristici che ancora insanguinano l'Iraq, resistenza condotta a fianco delle forze alleate, americane e degli altri paesi della Nato.
Purtroppo uomini politici e autodefinitsi "pacifisti" in Italia continuano a ripetere che dovremmo vergognarci dell'intervento in Iraq : di che cosa dovremmo vergognarci noi italiani, io proprio non lo so, che cosa ci sia da vergognarsi nel costurire acquedotti e scuole e difendere un popolo dai terroristi, non lo so, vorrei solo con tutto il cuore che i nostri eroici militari che non ci sono più, che sono caduti per donare e difendere la libertà per milioni di abitanti dell'Iraq, fossero qui oggi, a vedere con i loro occhi e a leggere le cronache di questa storica giornata.
Mi rendo conto con tristezza che nel nostro paese, in Italia, oggi coloro che hanno odiato e che hanno disprezzato il coraggio e l'altruismo dei nostri valorosi militari, sono sotto gli obiettivi delle telecamere, a impartire lezioni, a vantarsi di essere "per la pace", addirittura a dichiarare (fonte La Repubblica on line di pochi minuti fa) ai giornalisti che l'Italia si dovrà incamminare nel solco del golpista venezuelano Chavez.
I nostri valorosi militari hanno portato la democrazia in un paese lontano, spetta a noi oggi vigilare affinchè nel nostro paese la democrazia non corra pericoli e che la verità non venga camuffata, occultata, falsificata e che nel nostro paese, così come avviene nell'Iraq libero, la Memoria per i nostri eroici concittadini rimanga a testimonianza di ogni bene.
Roberto Mahlab