29 caduti il totale delle perdite militari italiane in Iraq che hanno perso la vita in circostanze diverse, che fa del nostro Paese il terzo Paese per contributo di sangue dopo Stati Uniti e Gran Bretagna.Se si aggiungono i civili si giunge alla dolorosa cifra di 36 vittime italiane in Iraq.Le vittime di oggi sono:
Franco Lattanzio, 38 anni, maresciallo capo dei carabinieri, era giunto in Iraq il 3 dicembre scorso. Originario dell'Aquila, il sottufficiale dell'Arma era in servizio al comando provinciale di Chieti.
Nicola Ciardelli, 34 anni, era capitano dell'esercito. Prestava servizio dal 1996 alla brigata Folgore di Livorno ed era in servizio presso il 185mo battaglione dei paracadutisti, reggimento acquisizione obiettivi. Il militare, nato a Pisa dove viveva insieme alla sua famiglia e dove risiedono i genitori, lascia la moglie e un bambino di pochi mesi. Per lui questa era la seconda missione in Iraq: era partito il 27 febbraio scorso e sarebbe dovuto rientrare in Italia alla fine di giugno. Nella sua attuale missione era ufficiale di collegamento fra il comando italiano e la sala operativa della prefettura di Nassiriya, costituita esclusivamente da personale iracheno, militare e di polizia. Ciardelli nel 2003 era stato in missione anche in Afghanistan e in Bosnia.
Carlo De Trizio, 37 anni, era maresciallo capo dei carabinieri, effettivo nel nucleo radiomobile di Roma. Originario di Bisceglie, in provincia di Bari, si trovava in Iraq da soli 13 giorni, era giunto a Nassiriya il 14 aprile scorso.
C'è un altro carabiniere che si trovava sulla vettura colpita e che sarebbe ferito gravemente con ustioni su circa l' 80% del corpoil suo nome è Enrico Frassanito, 41 anni, maresciallo dei carabinieri è rimasto ferito nell'attacco. Nato nel Padovano ma residente a Sommacampagna, in provincia di Verona, era partito per l'Iraq circa un mese fa. Il militare, figlio dell'ex comandante della stazione dei carabinieri della città scaligera, parla correntemente la lingua araba ed è stato nella squadra antidroga dell'Arma a Roma. A Verona è responsabile dell'aliquota notifiche
Fonti militari che hanno divultato l'identità delle vittime precisano che le famiglie sono state avvertite
Edited by - morgana on 27/04/2006 23:29:41