Renato Attolini
Senatore
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Inserito - 01/05/2006 : 10:52:29
La voce calda e profonda gli stava parlando da parecchio tempo. Immerso in quell’ambiente completamente oscuro lui non riusciva minimamente ad intravedere il suo interlocutore e pertanto sentiva crescere vieppiù quel senso di soggezione che lo aveva attanagliato fin di primi momenti in cui aveva cominciato ad ascoltarlo. Intuiva sia dal tono, fermo e deciso oltre ogni umana immaginazione, che dal contenuto del discorso che gli stava impartendo, che a lui non era concessa la benché minima replica. “Ricapitoliamo” gli disse ancora la voce. “Tu stai per cominciare quest’importante missione. Sarai catapultato in un mondo che, credimi, non è facile illustrare, neanche per me. All’inizio sarai attorniato da persone che ti accoglieranno con affetto e comprensione, ma non durerà a lungo. Ben presto t’accorgerai che il tuo cammino sarà pieno d’insidie e che coloro che ti vorranno fare del male saranno più di quelli che ti vorranno bene. Difenditi fino allo stremo, se necessario, ma non attaccare mai tu per primo. Poni a te stesso degli obiettivi e cerca di raggiungerli con costanza e tenacia ma senza tagliare le gambe a chi ti sta attorno. Pensi di potercela fare?” “Si, credo di si” la sua risposta fu un po’ titubante più di quanto avrebbe voluto. “Bene, ricordati sempre che “chi semina vento, raccoglie tempesta” ed il male fatto ritorna sempre indietro. Non so quanto durerà la tua missione, poco o tanto, si vedrà, ma quello che ti chiedo è di seguire le mie istruzioni. Organizzati come ti pare, ma non perderle mai di vista. Il tuo compito non è facile ma neanche insormontabile, comportati con lealtà e mostra sempre il lato migliore di te stesso. Quando avrai terminato, ricordati che mi dovrai rendere conto di tutto ciò che hai fatto, anche della più piccola azione. D’accordo?” “Si, certo” rispose deglutendo a fatica. “Un’ultima cosa. Appena avrò terminato di parlare s’innescherà un processo in te che cancellerà questa nostra conversazione, come se noi non l’avessimo mai fatta. Avrai però delle avvisaglie a livello d’emozioni o sensazioni ed incontrerai persone che te la faranno venire in mente, sia pure indirettamente. Approfittane, ti sarà più facile ricordare le mie istruzioni. Potrai comunque contare sempre su di me in qualsiasi momento ma soprattutto non venire dopo a dirmi che non t’avevo avvertito. Sei pronto, adesso?” “Si” riuscì a balbettare, dopodichè fu come se venisse risucchiato da un vortice fortissimo. Si sentì trasportare in un’altra dimensione e mentre tutto il suo essere girava velocissimo cominciò a sentire delle voci, prima flebili poi sempre più nitide. Ecco adesso le udiva chiaramente. “Forza, forza, signora, spinga, così.. brava…ecco fatto!” Adesso erano tante le voci, un turbinio, non riusciva più a capire. Sentì addosso su di sé una sostanza un po’ viscida, cercò di parlare ma gli uscì nient’altro che un vagito. La sua avventura aveva avuto inizio.
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