Movenze felpate
sguardo da faina
entrano dal garage
fino alla hall
sradicano un documento
e autorizza con gesti cardinalizi
la marchetta il portiere
doganiere dei viziSono Signore
della porta accanto
quelle che fanno sonoro casino
al condominio di periferia
e maledicono i contadini
ignari del vento
fasulli dosatori nel vanto
di veleni che dalle campagne
salgono alle finestre
Scopano clandestine
per fermare il flusso
straripante dei sogni
accesi in televisione
dal cornaio di telenovelle
e resi incubi da scialbi mariti
nel pensiero ossessivo di salvare
la schiena il domani e
stanchi barcollanti
ciabattando vanno
dal letto al bagno
Finalmente
ansimi a defluire
di voglie represse
dalla parsimonia di euri
stuprati dalla matematica
complice di conta fasulla
tra galera domestica
Clandestina è la vita
come le stesse mutande
lasciano occhi orfani di fantasia
per accendere desideri più nobili
con pizzi e merletti
in posti diversi
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Da:Vite tremule
www.santhers.com
michael santhers