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Roma - Piazza di Siena,05/06/2006
Nella magica e suggestiva atmosfera dell'imponente Piazza di Siena, immersa nel cuore verde di Villa Borghese, si è svolta, in serata, la cerimonia del 192° Anniversario della Fondazione dell'Arma dei Carabinieri alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Presidente del Consiglio On. Romano Prodi, del Ministro della Difesa On. Arturo Parisi, del Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Giampaolo Di Paola e di quelli Forza Armata, il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Luciano Gottardo, e di molti rappresentanti del Parlamento, del Governo, del Corpo Diplomatico, dell'Arma in servizio ed in congedo, nonché delle massime Autorità civili, religiose e militari della Capitale, della Provincia di Roma e della Regione Lazio.La cerimonia, come di consueto, è stata preceduta nella mattinata dalla deposizione di una corona al Sacrario dei Caduti, presso il Museo Storico dell'Arma.
Apre la manifestazione la prestigiosa Banda dei Carabinieri, sulle cui note si schierano i Reparti, ed a seguire il Medagliere dell'Associazione Nazionale Carabinieri, il Labaro dell'Opera Nazionale Assistenza Orfani dei Militari dell'Arma dei Carabinieri, la Compagnia della Forza di Gendarmeria Europea con appartenenti anche alla Gendarmeria Nazionale francese, alla Guardia Civile spagnola, alla Guardia Nazionale Repubblicana portoghese e alla Marechaussée olandese ed il COESPU (Centro di Eccellenza per le Stability Police Units). Quindi, sempre a seguire, una Brigata di formazione al comando del generale Raffaele Vacca, con Bandiera di Guerra dell'Arma, Stendardo e Bandiera di Combattimento della Fregata "Carabiniere", su tre Reggimenti di cui: il 1° su due Battaglioni di allievi dell'Accademia di Modena, della Scuola Ufficiali, della Scuola Allievi Marescialli di Firenze e della Scuola Allievi Carabinieri di Roma; il 2° su tre Battaglioni con personale del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti "Tuscania", dei Reggimenti 7° "Trentino-Alto Adige" e 13° "Friuli-Venezia Giulia", dei Comandanti di Stazione, dei Carabinieri di quartiere ed una compagnia costituita da personale femminile, Ufficiali, Marescialli e Carabinieri di vari reparti dell'Arma, degli Squadroni Eliportati Cacciatori di Calabria e Sardegna, una compagnia di specialità composta da Carabinieri impiegati all'estero in missione EUBAM in Rafath, della Tutela dell'Ambiente, della Salute, militari appartenenti al Dispositivo Identificazione Vittime Grandi Disastri, del Servizio Navale, Elicotteristi, Cinofili ed atleti delle Sezioni di Judo, Karate, Scherma, Pentathlon Moderno, Tiro a segno, Sport invernali, Paracadutismo sportivo, Atletica leggera e Nuoto; il 3° Reggimento montato composto dalla Fanfara a cavallo con Stendardo e Gruppo Comando con Bandiera Colonnella, uno Squadrone di Corazzieri e 4 di Carabinieri del Reggimento a cavallo, più rappresentanze delle Gendarmerie a cavallo di Francia, Spagna, Portogallo, Olanda, Marocco, Romania, Argentina e Cile. Fuori dallo schieramento: un drappello di militari in uniformi storiche e la Fanfara della Scuola Allievi Carabinieri di Roma.
Terminato lo schieramento sono stati resi gli onori al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha passato in rassegna i reparti e preso successivamente posto sul palco d'onore. Già nella mattinata, in un messaggio inviato al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri generale Luciano Gottardo, il Presidente ha espresso sentimenti di stima ed ammirazione "verso tutti i militari dell'Arma per il meritorio servizio reso nella difesa delle libertà e della legalità in Italia e all'estero e nello svolgimento di delicate funzioni a tutela della sicurezza dei cittadini di concerto con le altre Forze dell'Ordine", rivolgendo il Suo deferente e commosso omaggio "a tutti i Carabinieri caduti nell'Adempimento del loro dovere [...] è ancora forte e intensa la commozione per le vittime del vile attentato di Nassiriya. Il loro sacrificio, così come quello dei numerosi caduti in Italia nella generosa attività di contrasto di tutte le forme di criminalità, non sarà vano. Essi costituiranno esempio e stimolo per continuare con uguale determinazione e coraggio nella difesa degli ideali di Patria, di democrazia e di giustizia. [...] Il modello dell'Arma, connubio di umanità, serenità e fermezza, ha da tempo travalicato i nostri confini suscitando il vivo interesse e l'apprezzamento delle comunità internazionali" concludendo formulando "agli uomini e alle donne che operano nella Forza Armata, ai commilitoni non più in servizio e alle vostre famiglie, il sentito ringraziamento degli Italiani e mio personale, per l'insostituibile opera rivolta alla tutela del bene supremo della sicurezza del Paese, alla pacificazione di aree di crisi, formulando i miei più fervidi voti augurali".
E' seguita la lettura della "Preghiera del Carabiniere" ed "Il Silenzio", quindi, la consegna delle Ricompense alla Bandiera dell'Arma ed ai militari che si sono particolarmente distinti in servizio per abnegazione, dedizione e senso del dovere, spinti anche all'estremo sacrificio. In particolare, alla Bandiera dell'Arma è stata conferita la decorazione della "Medaglia d'oro al valor civile" per avere - l'Arma dei Carabinieri - "durante l'ultimo quadriennio [...] offerto un contributo assai rilevante al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, continuando, con immutato impegno, a contrastare la minaccia criminale e terroristica, a partecipare a generose attività di assistenza e soccorso umanitario, ed a garantire il sicuro svolgimento di eventi e manifestazioni di eccezionale rilievo. Con elevata perizia, spiccata professionalità e costante attaccamento al servizio, ha offerto luminosi esempi di innato coraggio e di serena accettazione di responsabilità ed ha segnato, con il sacrificio della vita, e della incolumità personale di numerosi carabinieri, il difficile, diuturno adempimento dei molteplici compiti affidati, suscitando ancora una volta l'ammirata gratitudine e l'unanime riconoscenza del Paese".
Momenti di particolare commozione si sono avuti durante la consegna delle due medaglie d'Oro al Valor Civile, "alla memoria": all'Appuntato Scelto Gian Pietro Cossu che, il 27 giugno 2005 in Borgogno (NO), "con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo, interveniva presso un'abitazione ove un uomo, colto da raptus, aveva poco prima ucciso a colpi d'arma da fuoco un perito giudiziario ed indirizzato altri colpi di fucile verso ignari passanti e militari dell'Arma accorsi sul luogo. Espostosi a grave rischio per prestare soccorso alle persone che erano state gravemente ferite e che si trovavano ancora sotto il tiro dell'omicida, veniva raggiunto da alcuni colpi di fucile, accasciandosi esanime al suolo. L'intervento si concludeva con l'arresto del folle ed il sequestro di numerose armi. Nobile esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere, spinti sino all'estremo sacrificio"; all'Appuntato Scelto Giuseppe Palombo che, il 1 luglio 2004 in Carmiano (LE), "Addetto ad una stazione distaccata, nel corso di un intervento presso una civile abitazione, accortosi della presenza di un anziano armato di fucile ed in preda a chiaro stato di agitazione che poco prima si era già reso responsabile di una aggressione ai danni di minori, senza esitazione e con fredda determinazione, lo affrontava nel tentativo di disarmarlo, venendo mortalmente attinto da un colpo esplosogli da breve distanza. Fulgido esempio di elette virtù civiche e spirito di servizio spinto fino all'estremo sacrificio".
Tre medaglie d'Argento al Valor Militare sono state conferite: all'Appuntato Scelto (ora in congedo) Vincenzo Cuccia che, il 17 agosto 2004 in An Nassiriya (Iraq), "Addetto alla compagnia "Charlie" del Reggimento Multinational Specialized Unit operante in Iraq, in servizio di pattuglia unitamente ad altri militari in un contesto ambientale caratterizzato da elevatissimo rischio proveniente da sommerse sacche di ostilità, in qualità di mitragliere fronteggiava con coraggio e lucida determinazione un violento attacco sferrato da gruppi armati che avevano proditoriamente aperto il fuoco sulla colonna, riuscendo a battere con l'arma di reparto la sorgente di fuoco nemica. Esponendosi scientemente a gravissimo rischio contribuiva in modo determinante a garantire la sicurezza nel ripiegamento dell'intero dispositivo sino a quando veniva gravemente ferito dalla devastante esplosione prodotta dall'impatto di un razzo RPG contro la sua postazione di tiro. Fulgido esempio di elette virtù militari, di eccezionale spirito di abnegazione, di consapevole sprezzo del pericolo e di straordinaria professionalità, che hanno consentito il perseguimento degli scopi della rischiosa missione, esaltando il prestigio dell'Italia e delle sue Forze Armate a livello internazionale"; al Brigadiere Angelo Bellucci che, il 31 luglio 2004 in Roma, "In servizio di pattuglia, palesando spiccate doti di coraggio, ferma determinazione e cosciente sprezzo del pericolo, non esitava ad affrontare, unitamente ad altro militare, un pericoloso latitante armato di pistola, sfuggito più volte alla cattura e responsabile di efferati delitti, tra cui l'omicidio di un carabiniere. Esponendosi alla reiterata azione di fuoco del malvivente che, nel tentativo di assicurarsi la fuga, si faceva scudo con una donna presa in ostaggio, effettuava una determinante azione diversiva consentendo così al collega di replicare con l'arma in dotazione, di ferire il malfattore, poi deceduto in ospedale, e di liberare la donna, incolume. Chiaro esempio di elette virtù militari ed altissimo senso del dovere"; al Carabiniere Scelto (ora Appuntato) Alessandro Palmas che, il 31 luglio 2004 in Roma, "In servizio di pattuglia, palesando spiccate doti di coraggio, ferma determinazione e cosciente sprezzo del pericolo, non esitava ad affrontare, unitamente ad altro militare, un pericoloso latitante armato di pistola, sfuggito più volte alla cattura e responsabile di efferati delitti, tra cui l'omicidio di un carabiniere. Fatto segno da reiterata azione di fuoco da parte del malvivente che, nel tentativo di assicurarsi la fuga, si faceva scudo con una donna presa in ostaggio, benché ferito, replicava con l'arma in dotazione colpendo il malfattore, poi deceduto in ospedale, e liberando la donna, incolume. Chiaro esempio di elette virtù militari ed altissimo senso del dovere".
Sono state conferite le promozioni al grado superiore per meriti eccezionali all'Appuntato Scelto Giorgio Di Centa, all'Appuntato Pietro Piller Cottrer e all'Appuntato Armin Zoggeler con la seguente motivazione :"Già distintisi nelle Olimpiadi e nei campionati del mondo, confermavano, nei ventesimi giochi olimpici invernali di Torino, le loro eccezionali qualità atletiche e l'elevato temperamento agonistico, conquistando: - l'App. Sc. Giorgio di Centa, la medaglia d'Oro sia nella staffetta 4x10 km sia nei 50 km tecnica libera; - l'App. Pietro Piller Cottrer , la medaglia d'Oro nella staffetta 4x10 km dello sci di fondo e quella di Bronzo nella specialità dei 30 km inseguimento; - l'App. Armin Zoggeler, la medaglia d'Oro nella specialità dello slittino singolo; contribuendo, in tal modo, ad accrescere ulteriormente il prestigio dell'Arma dei Carabinieri e dell'Italia".
E' stata poi la volta della premiazione di cinque Comandanti di Stazione. Il "premio annuale" è stato assegnato al Luogotenente Mario Diotaiuti, Comandante della Stazione di Garbagnate Milanese (MI), al Luogotenente Luigi Congiu, Comandante della Stazione di Villanovatulo (NU), al Maresciallo Aiutante s.UPS Gianfranco Truddaiu, Comandante della Stazione di San Martino Buonalbergo (VR), al Maresciallo Aiutante s.UPS Salvatore Giacconi, Comandante della Stazione di Cerignola (FG) ed al Maresciallo Capo Luigi Zeccardo, Comandante della Stazione di Siderno Marina (RC), che hanno avuto il plauso di autorità locali e la stima della popolazione per serenità, incisività e speditezza nell'attività di comando svolta e per l'elevata e consolidata esperienza e competenza professionale portandoli a raggiungere eccellenti risultati operativi.
E' seguito l'intervento del Ministro della Difesa, On. Arturo Parisi, il quale, dopo aver salutato le alte cariche istituzionali ed i presenti, ha voluto affermare che "in questa splendida cornice di Piazza di Siena, si rinnova la festa che unisce i Carabinieri ai cittadini, in un evento nel quale storia, memoria, tradizioni, si coniugano con l'espressione della più moderna professionalità [...] Si uniscono, in questa piazza, la forza della tradizione e la forza della democrazia. Il coraggio, la dedizione e l'eroismo dei Carabinieri rappresentano una costante della storia nazionale e sono al servizio della nostra Repubblica, sognata dai Padri del Risorgimento e realizzata dalla volontà degli italiani dopo la stagione della Resistenza e della Liberazione" , ribadendo che "La democrazia è forte non solo perché sa rinnovarsi, ma anche perché sa animare un circuito condiviso di valori, di dedizione personale, di riferimenti politici e culturali. L'avvicendarsi degli uomini non interrompe la continuità dell'Istituzione la quale - ricordiamolo - è prima di tutto passione, amor di Patria, senso del dovere, capacità di interpretare e vivere concretamente i principi e lo spirito della Costituzione". Il Ministro Parisi ha poi voluto ricordare che "Solo poche settimane orsono, l'Italia ha salutato con commozione e dolore il ritorno in Patria di altri Caduti in Iraq, che vanno ad aggiungersi a coloro che hanno perso la vita in precedenti missioni e ai Carabinieri che sul territorio nazionale si sono immolati per garantire l'ordine democratico e la difesa della legalità. [...] Chi decide di indossare una divisa - e soprattutto la divisa dei Carabinieri, come quella delle altre forze di polizia - è consapevole che la sorte può chiamarlo ad una prova estrema, ad atti ove - in un solo momento - si può mettere in gioco anche la propria vita", accennando poi ad "altro sangue versato oggi in Iraq" , affermazione che ha lasciato stupiti tutti i presenti.
A questo punto della cerimonia, è stato annunciato ufficialmente che, alla periferia di Nassiriya, 5 militari italiani sono rimasti coinvolti in un attentato che ha comportato un morto, un ferito grave e tre feriti più lievi. In segno di lutto non ha avuto luogo il tradizionale carosello equestre del Reggimento Carabinieri a Cavallo.
Sono seguiti, infine, gli onori al Presidente della Repubblica che, accompagnato dal Ministro della Difesa, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e dal Comandante Generale dell'Arma, ha lasciato in anticipo Piazza di Siena.
Nell'evidente commozione di tutto il pubblico per il concomitante e triste evento, con un minuto di silenzio per il militare deceduto ed i feriti di Nassiriya, ha avuto termine la cerimonia del 192° Anniversario della Fondazione dell'Arma dei Carabinieri nel dolore comune di tutti gli italiani stretti, ancora una volta, intorno ai propri eroi.
Fonte:www.carabinieri.it
Edited by - Morgana on 06/06/2006 18:12:05