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 Una notte che moriva nei miei sogni
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orchideanera
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Inserito - 07/06/2006 :  17:10:21  Mostra Profilo Invia un Messaggio Privato a orchideanera
Una luna più intensa di tutte le albe mi accavallava le gambe in quella notte di ottobre che moriva dentro ai miei sogni, in un letto che cigolava piano tra parole che avevano un accenno d’amore stonato. C’era un’attesa cucita di silenzio, il mondo che si diluiva come poggia ed io senza indugio ascoltavo respiri e dolori che non sentivo da tempo, il profumo dei tigli nell’aria che accoglieva promesse e rimorsi..e l’amore che slabbrava il cuore e le vene….i contorni delle cose diventavano indistinti e sentivo solo il rumore dei miei passi sulle cento foglie d’autunno che calpestavo per coprire i dubbi dell’anima.
Con le scarpe in mano e l’ansia di fianco camminavo nella notte e con la mente cercavo nei ricordi ragioni che non diventavano certezze e soli che si inseguivano in solitudine.
Contavo le stelle cercandone qualcuna più luminosa delle altre, ma oltre le dune vedevo solo la notte ed attese disilluse dal tempo.
Era destino od era forse l’istinto che mi accarezza sfiorandomi appena ,mi premeva i fianchi su un vestito di velluto ormai smesso in un vuoto nero e c’era un riflesso piu’ intenso di luce e contrasti , una stilla d’amore che svaniva tra rosse promesse , l’ultima foglia dispersa tra sangue e passione. Cercavo un suono replicato da un’eco nel gelo dei i vicoli stretti che non colmavano il vuoto, un amore deluso che diventava fiume , poi foce di mare e infine silenzio.
E cercavo tante ragioni mentre scandivo minuti insicuri e precari ma c’era solo un flebile domani avvolto nell’incertezza, il sapore della sua assenza, la carne che scalza il sentimento e questa pioggia che battendo sull’asfalto mi bagnava e mi riempiva di un amore sbagliato.
Ora ci sono dei giorni che non arriva mai sera, un bisogno infinito di oltrepassare la notte, non ci sono piu’ soli attaccati alle pareti del cuore,ne’ luci d’azzuro che aspetto da sempre, i fiori nascondono i colori che amo.
Non ho piu’ rancore, nessuna rivincita, solo tante insensate ragioni, ma sei già lontano e ogni tanto di notte cerco il tuo nome tra le stoffe troppo morbide dei sogni……
Ma c’è un segnalibro nel prossimo giorno, un sogno indelebile vissuto davvero, oggi sono diversa, mi sento più bella e c’è un uomo col cappello in fondo alla strada che riesce a farmi addormentare la sera.


   
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