Quale presidente dell'UCCI (Unione Consumatori Ciccolato Italiani) e a nome degli iscritti alla categoria, desidero esternare la sorpresa per la richiesta di esponenti politici riguardo "all'eroina di stato", somministrata in stanze particolari, ovviamente a spese dei contribuenti.L'opposizione dell'UCCI non si basa sugli ormai antistorici valori morali che sostengono che il denaro con cui si desidera sostenere chi si droga sarebbe meglio speso con aiuti ai bambini bisognosi troppo impegnati, peggio per loro, a sopravvivere per poter permettersi soldi e tempo per il naturale e ovvio e umano e comprensibile e condivisibile e anzi necessario e utile e ideologico diritto-dovere di drogarsi, ma si fonda su una semplice constatazione :
perchè l'eroina gratis ai drogati e non piuttosto la cioccolata gratis ai membri dell'UCCI?
Nessun aderente all'UCCI, mettendosi alla guida dopo una dose di Mars, ha mai causato un incidente stradale, nessuno ha mai rapinato altri cittadini per procurarsi il denaro per un Lindt, anche perchè una barretta di cioccolata costa pochi centesimi e per ammortizzare la spesa dei mezzi necessari ad una rapina per un ritorno di pochi centesimi, ci vorrebbero migliaia di anni e miliardi di rapine e sarebbe antieconomico.
Dunque la proposta dell'UCCI è : cioccolato di stato e non droga di stato.
Gli aderenti all'UCCI si augurano di trovare ascolto presso un gruppo parlamentare che nel tempo libero dalle proposte di legge di fuga dalla Nato, di legalizzazione degli espropri proletari e di concepimento delle stangate fiscali, possa con la stessa faccia tosta autorevolmente presentare, discutere e far approvare il relativo disegno di legge.
Gli aderenti all'UCCI, sottolineando che il diritto alla cioccolata è un dovere marxista (Groucho Marx), si impegnano a sostenere nel futuro le campagne elettorali dei parlamentari democratici che sapranno cogliere la fondatezza della rivendicazione.
Roberto Mahlab - presidente dell'UCCI