Domenico De Ferraro
Emerito
Italy
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Inserito - 25/06/2006 : 09:28:11
L’ESTATE IGNUDA ARDENDO IN MEZZO AL CIELOOde delle onde novelle sorelle in mezzo al mare rincorse nei carmi infuocati nelle stirpe canore nell’ armonia delle cose mute. Coro di voci diverse risuonanti lungo le coste il mare bagna la folle estate libero verso disperazione e canto. Il confuso traffico accoglie in sé ogni melodia ogni rima ogni suono. Fragile fantasia tra il laico volgo frutto d’ un sapere antico. Gioia nasci cresci sali fino al cielo eco d’un canto marino. Comprensione del bene e del male l’ ingrato compito perseguito per te nume nell’umile mio canto risuona l’ira del giovane eroe. Astro nascente cinto di luce figura vaga fuggitiva sotto le finestre del mondo l’ombre lo inseguono fino a Gerusalemme. Si smarrisce questa voce nel deserto questo essere uno e solo. Figlio e padre, amico e nemico storia bella d’un secolo or nato in mezzo all’ossesso d’una nuova guerra. Ritornano le salme dei soldati dalle lontane deserte terre . Le lacrime fiori novelli per te che impugnasti l’arme per la pace muto sofferto sacrificio di te eterno fanciullo, dei nostri desideri d’essere per sempre fratelli e sorelle. Neri uccelli nel vespro fermi sull’orlo del meriggio d’una linea di civiltà infranta appare la figura sua si staglia cresce rinasce ed il ricordo si perpetua nel tempo dei caduti in guerra. Avanti ,avanti senza mai fermarsi verso il finir del giorno con l’umile preghiera nel core . Coro di voci sparse in questa matura estate di passioni. Tu figlio della volontà e del volgo tu figlio d’un destino comune. L’onore dell’armi l’onore del vero condito con molti versi opera d’amore nell’ alba che muore ardendo in mezzo al cielo.
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