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Morgana
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Inserito - 26/06/2006 : 17:33:43
LIVORNO DEDICA UNA STRADA ALLA MEMORIA DI ENZO FREGOSI Una nuova strada è stata intitolata oggi 26/06/06 alle ore 10,30 al Sottotenente dei Carabinieri Paracadutista Enzo Fregosi, vittima del tragico attentato del 12 novembre 2003 a Nassiriya in Iraq, dove morirono 12 carabinieri, 5 militari dell'Esercito e 2 civili. L'inagurazione è stata voluta oggi perchè proprio in questo giorno Enzo avrebbe compiuto 59 anni. Alla Cerimonia erano presenti il Sindaco di Livorno, il Generale di Brigata Roberto Rosi Comandante della Regione Carabinieri Toscana, il Generale Silvio Iselli Comandante della 2^ Brigata Mobile Carabinieri di Livorno, il Comandante della Folgore Generale Satta e il Comandante del 1° Rgt.CC.Par. "Tuscania" Colonnello Comitini. Presente il Labaro della nostra Sezione con numerosi Soci.
Foto della cerimonia tratte dal sito www.carabinieriparacadutisti.it
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Morgana
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Inserito - 26/06/2006 : 17:41:57
"La città lo ha conosciuto e gli ha voluto bene. E' soprattutto per questo che abbiamo voluto intitolargli una strada". Il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi ha spiegato così la decisione del comune di intitolare una strada al sottotenente dei carabinieri, Enzo Fregosi, medaglia d' oro alla memoria della sanità pubblica, caduto nel tragico attentato di Nassiriya. La cerimonia si è svolta stamani, davanti alla vedova del carabiniere livornese, Paola Cohen Gialli, ai suoi figli, ai vertici militari e dell' Arma, e al generale di brigata Roberto Rosi, comandante della Regione Toscana dei carabinieri. "E' una giornata molto bella - ha detto la vedova di Fregosi - perché vivo contemporaneamente l' emozione per il ricordo di mio marito e la gioia e la riconoscenza verso la città che ha voluto omaggiarne la memoria. Per questo ho voluto rivolgere un pensiero anche agli altri familiari delle vittime di Nassiriya, che sono la mia seconda famiglia e che meritano tutti di non essere dimenticati". E' soprattutto per questo che Paola Cohen Gialli, insieme alle altre vedove, continua a battersi per ottenere la concessione della medaglia d' oro al valor militare. "Le testimonianze come questa - ha aggiunto Cohen Gialli - dimostrano come intere città abbiano compreso il senso del dovere dei nostri congiunti caduti servendo il Paese. Spero che presto anche il Parlamento possa riconoscerci questo diritto". "La medaglia d' oro? E' una decisione che spetta alle autorità competenti - ha detto il generale Rosi -. Io mi limito a osservare come i nostri carabinieri siano amati dalla gente nelle città dove hanno vissuto e lavorato". Fonte ANSA
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