Nei vicoli
un tempo canne di voci,
anelli al muro
dove si impiccarono
i sogni degli asiniLa muffa
restituisce a dosi
tosse e raucedine dei morti
che in vita non ebbero legna
tra le mille croci di rondini
sfreccianti
sulle antenne di speranze
Sulle tegole
coperti di muschio
denti che scioperarono
ai sorrisi
Affacciati
gli ultimi vecchi
smistano fiabe
a misura
ai recalcitranti bimbi
lepri alla storia
Nidificano i piccioni
nelle buche esplose di miseria
e al volo perdono pagliuzze
ondeggiando al vento
fanno da paracaduta
a preghiere lanciate
da fiati piombati dagli anni
Nel gobbo selciato
il lucido di qualche chiodo
perso nel trasloco
frettoloso di Dio
Ogni tanto un urlo
per segnalare
la perdita di due piedi
ceduti ad ali
e più uno all'oblìo
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Da:Vite tremule
www.santhers.com
michael santhers