Renato Attolini
Senatore
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Inserito - 27/07/2006 : 21:15:35
I fatti sono arcinoti…vediamo quale potrebbe essere un futuro scenario.La crescente ondata di proteste in tutto il mondo per la reazione universalmente definita “sproporzionata” usata nella recente crisi col Libano e la pressione diplomatica internazionale nonché la “levata di scudi” di parecchie forze politiche in “in primis” quelle italiane che gravitano attorno all’attuale esecutivo, ha indotto il governo Israeliano a sospendere ogni forma di rivalsa militare nei confronti di questo paese, cessando così quella che ai più è apparsa un’autentica aggressione. Dopo essersi consultato con alleati ed anche accettando di fatto i prodighi consigli da coloro che l’hanno sempre criticato, il governo di Tel Aviv ha messo a punto una nuova strategia che, secondo gli esperti soprattutto italiani, dovrebbe fruttare ottimi risultati a breve scadenza. Nella sostanza ogni qualvolta Israele sarà attaccata con missili di varia potenza dai territori limitrofi, scatterà immediatamente una formale e vibrante protesta all’Onu con tanto di lettera indignata e risentita. Se gli attacchi continueranno non è escluso che si possa togliere il saluto agli esponenti dei paesi vicini. Qualora si dovessero verificare attentati per opera di kamikaze sul proprio territorio, si ricorrerà, ovviamente nei casi estremi, allo sciopero generale con tanto di corteo e non si potrà impedire che ali oltranziste si stacchino per inscenare improvvisati sit-in. Sicuro della bontà e dell’efficacia di questa controffensiva, il governo israeliano ha dato la sua disponibilità per eventuali modifiche alla propria azione nel caso fosse giudicata troppo aggressiva nei confronti dei propri nemici ai quali ha rivolto un appello affinché limitino, pur comprendendone le ragioni profondamente umanitarie, il lancio di missili ed altri oggetti bellici contro la popolazione ebraica, perché (e questo è il risvolto della medaglia di questa nuova fase) essa potrebbe assottigliarsi notevolmente.
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