La mia utopia.durante il rinascimento molti ricchi signori, e tra questi un Papa Pio II Piccolomini, cercavano di fondare la città ideale
Come vorrei la mia città ideale:
- Vorrei una città a misura d'uomo, dove si possa vivere in un clima di rispetto e di buona educazione.
- Vorrei essere circondata da persone contente, sul tram, al mercato, in coda all'ufficio postale e perfino alla mutua.
Sembra un sogno irrealizzabile. Le persone che vivono serenamente sono pochissime.
- Vorrei una città senza tag
- Vorrei..non intendo demolire nè il Cenacolo nè la Scala...ma sarebbe bello conoscere autori nuovi...che pretese, vero? che possano realizzare i loro progetti.
- Vorrei vedere la gente ben vestita, senza problemi, che riesce a dormire di notte senza dovere gettare i liquami, ( in senso metaforico...e non! ) sopra gli schiamazzatori notturni , che escono dalle birrerie e vengono dalla provincia di notte con auto veloci e considerano la nostra città terra di conquista.
Ricordate quello che accadde al povero Pinocchio? i liquami, a sentire il racconto di Collodi, li ricevette davvero.
La scontentezza dei cittadini milanesi mi sta portando man mano a comportarmi come quel personaggio interpretato da Eduardo de Filippo. Lo ricordate? Stava rintanato nel suo magazzino di botti e fuochi d'artificio e parlava solo a colpi: un botto un significato, due, tre botti...per più cose da dire...non desiderava dire molto...
- Ecco la mia utopia, vivere in una città che per ora esiste solo nel pensiero, una sorellina reale di concerto di sogni, ricordate quando il nostro dictator promulgò l'ordine di vestirsi elegantemente per scrivere in www.concertodisogni.com ?
Era un invito a sentirsi sereni mentre si lanciano poesie e racconti nello spazio virtuale.
Nel mondo virtuale l'abbiamo già: concerto di sogni, mi piacerebbe realizzare la mia utopia della città reale.
Elena Fiorentini