Con te,difronte al mare
le nostre mani
segnavano nell'aria
orchidee inventate.Risate a squarciagola
quando giocavamo
con pistole ad acqua
e bambole impagliate......
e intanto
si innalzava nel cemento
la colonna della vita.
Erano così belli
i suoni dei martelli pneumatici
che anche il chiodo alla caviglia
era un dolce male,
non aveva il cigolìo contorto
dei lamenti della chiave.
Adesso osservo il mare
mentre molecole di luce
trafiggono il mio viso
e rido....
guardo tutto intorno
tappo le mie orecchie
e osservo il fondo.