Domenico De Ferraro
Emerito
Italy
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Inserito - 26/11/2006 : 09:38:53
CARME DEL CAMMINO Nell’ aria gelida cammina per strada giocando con l’ombre del passato ragionando seco con l’ intelletto d’un amore perduto. Fuggire dalla realtà, aggrappata al sogno d’un tempo insieme . L’irreale sogghigno d’una chimera. Scendere per le larghe strade perdersi tra la folla muta. Guardando le vetrine vedere luccicare cose belle scintillanti sogni di bambino ed è un cullarsi nella magica malinconia. L’inverno avvolge l’animo si passeggia per ore per giorni tra una marea di soldati ,di belle sciantose tra carrettini traboccanti di primizie, tra ragazzini dai pantaloni stracciati. Perduti nello spirito letterario in memorie elleniche effige d’una morale metropolitana. Etica evocata ricamata su un fazzoletto per l’amata. Interrogare se stessi e non trovare risposta a quel violento male a quel credo comune e cieco. A tutta la volontà di cambiare d’ andare senza voltarsi indietro ,senza cadere in vecchi errori rinascere in neologismi e succinte espressioni. Entrare in chiesa e riscaldarsi al calore di sacre immagini accarezzati dalle soffici piume degli angeli . Destino crudele dai denti cariati , budella sparse ,pensieri foschi. Nel mare si lava la storia , si lavano le canzoni si lavano le mani sporche d’inchiostro . Cammina cercando quel suo amore , lo cerca tra la folla nei visi comuni , nei sguardi che furono. Cammina impaurita,cammina sola verso la sera. Cammina per mano aggrappata alla veste d’un popolo in festa. Come una bambina , attraverso il tempo delle rose rosse attraversa l’ aldilà gustando questo amore al veleno, questa spada nel fianco ,questi giorni dolenti novena di novembre , annunzio dei caldi amori di dicembre.
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