Renato Attolini
Senatore
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Inserito - 01/01/2007 : 12:11:45
Quale maggiore soddisfazione, dopo un’intensa e dura giornata di lavoro, ritrovarsi fra le mura amiche di casa tua? Quale sollievo, benessere e gioia, spogliarsi di tutti gli abiti ed infilarsi sotto il getto forte e caldo di una doccia? Chiudi gli occhi e senti lo scrosciare dell’acqua che lava via tutte le impudicizie accumulate durante il giorno, non solo di quelle fisiche ma soprattutto di quelle mentali! Tutti i problemi, le ansie, le arrabbiature, i torti e le umiliazioni vengono spazzati via da quel torrente che ti accarezza il corpo, che senti penetrare nella tua testa mondandoti di tutto lo stress patito fino a quel momento. Da quei forellini posti in alto scende l’acqua purificatrice che scioglie non solo la schiuma dello shampoo e della saponetta ma tutte le tensioni e tutto quello che di brutto hai vissuto o assistito: lo senti scivolare lungo tutto il corpo e se apri gli occhi riconosci ad una ad una le nefandezze della giornata e con sadica gioia le vedi risucchiare dallo scarico vicino ai tuoi piedi. Ti verrebbe voglia di gridare. “Get out! Get out of my life!” come cantava Gesù a Giuda in “Jesus Christ Superstar”. Via, via dalla mia vita! Se non lo fai e per non incrementare nei tuoi vicini i dubbi circa la tua stabilità mentale. Ma se la tua giornata non è stata poi così malvagia, questi raggi d’acqua, duri e severi con le negatività, sanno essere dolci e teneri con le cose belle. Queste vengono solo sfiorate come la carezza di una piuma, come un refolo di vento sui petali di un fiore, non vengono travolte ed annientate, ma rimangono a farti compagnia nella tua mente. Quando chiudi il rubinetto e l’asciugamano o accappatoio ti avvolgono in un abbraccio ti senti rinascere e non puoi fare a meno di rivolgerti a quel box con le pareti trasparenti e sussurrare un saluto, magari accompagnato da una strizzatina d’occhi: “A domani, amica mia!”.
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