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 7 Riflessioni
 I tre consigli.
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Renato Attolini
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Inserito - 07/04/2007 :  16:34:39  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Renato Attolini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Renato Attolini
Ricevo da una famiglia cubana amica questa storiella somigliante più una “parabola” che si conclude con un messaggio d’amore verso chi lo legge e con questa frase:
“L’amore di Dio è come il mare: puoi vederne l’inizio ma non la fine”.
Eccolo qui, tradotto per voi.

I TRE CONSIGLI.

Una coppia appena sposata, molto povera, viveva grazie all’aiuto dei vicini. Un giorno il marito fece la seguente proposta alla sua sposa:
“Mia cara, io andrò via da casa, viaggerò molto lontano per cercare un impiego e lavorare fino ad essere in condizione per tornare e darti una vita più comoda e dignitosa.
Il giovane giunse a destinazione, cercò un lavoro e l’ottenne. Al suo datore di lavoro propose un patto che fu accettato:
“Mi lasci lavorare per il tempo che io voglio e quando mi accorgerò che devo andarmene, Lei mi libererà dei miei obblighi. Non voglio ricevere il salario. Lei lo verserà in un libretto di risparmio fino al giorno che io me ne andrò. Quel giorno mi darà i soldi che ho guadagnato.”
Entrambi furono d’accordo.
Quel giovane lavorò per 20 anni, senza vacanze e riposo. Dopo vent’anni disse al suo padrone:
“Padrone, voglio i miei soldi perché devo tornare a casa.”
Questi gli rispose:
“Molto bene, facemmo un patto e io lo rispetterò, solo che prima devo farti una proposta, va bene?
Io ti do i soldi e tu vai oppure ti do tre consigli e tu vai comunque. Se ti do i soldi non ti do i consigli e viceversa. Vai in camera tua e poi mi dai la risposta.”
Egli pensò per due giorni, cercò il padrone e gli disse:
“Voglio i tre consigli.”
Il padrone gli ricordò:
“Se ti do i consigli, non ti do i soldi.”
Egli rispose:
“Voglio i consigli.”
Il padrone allora acconsentì:
1. “ MAI PRENDERE SCORCIATOIE NELLA TUA VITA. LE STRADE PIU’ CORTE E SCONOSCIUTE TI POSSONO COSTARE LA VITA.”
2. “MAI ESSERE CURIOSO DI QUELLO CHE RAPPRESENTA IL MALE, PERCHE’ LA CURIOSITA’ PUO’ ESSERTI FATALE.”
3. “MAI PRENDERE DECISIONI IN MOMENTI DI ODIO E DOLORE, PERCHE’ PUOI PENTIRTENE TROPPO TARDI.”
Dopo avergli dato i consigli, il padrone disse al giovane che ormai non lo era più tanto:
“Qui hai tre pani, due per mangiarli durante il viaggio e il terzo per mangiarlo con la tua sposa quando arriverai a casa.”
L’uomo cominciò così il suo viaggio di ritorno, incontrò una persona che lo salutò e gli chiese:
“Per dove vai?”
Lui rispose.
“Devo percorrere circa 20 giorni di cammino per questa strada.”
La persona allora gli disse.
“Questa strada è molto lunga, io conosco una scorciatoia con la quale arriverai in pochi giorni.”
Egli, contento, cominciò a camminare per la scorciatoia, quando si ricordò del primo consiglio:
“Mai prendere scorciatoie nella tua vita. Le strade più corte e sconosciute possono costarti la vita.”
Allora s’allontanò da quella scorciatoia e tornò a seguire la strada normale.
Due giorni dopo venne a sapere che un altro viaggiatore che aveva preso quella scorciatoia era stato aggredito, picchiato e derubato di tutto ciò che aveva. Quella scorciatoia portava a un’imboscata.
Dopo alcuni giorni di viaggio, stanco e stremato, incontrò una pensione sulla strada. Era tarda notte e sembrava dormissero tutti, ma una donna sgraziata gli aprì la porta e lo fece accomodare.
Dato che era molto tardi le pagò la tariffa dell’intero giorno senza chiedere nulla, si fece un bagno e andò a dormire.
Mancava poco all’alba quando si svegliò spaventato sentendo un grido terrificante. Balzò in piedi e si diresse verso la porta per andare a vedere da dove proveniva quel grido. Quando stava già per aprire la porta si ricordò del secondo consiglio:
“Mai essere curioso di quello che rappresenta il male perché la curiosità può esserti fatale.”
Tornò quindi a dormire.
Al mattino, dopo aver bevuto un caffè, il proprietario della locanda gli domandò se nella notte avesse udito un grido. Alla risposta che sì, quel grido l’aveva sentito, gli chiese se non avesse avuto della curiosità. Alla risposta negativa, il proprietario gli disse:
“Ha avuto fortuna a uscire vivo da qui perché nella notte viene una donna di malaffare che ha delle crisi di pazzia durante le quali urla orribilmente. Quando l’ospite esce per vedere cos’è successo, lo uccide e poi svanisce.
Così l’uomo riprese la sua lunga strada, ansioso d’arrivare a casa.
Dopo molti giorni e notti di cammino, all’imbrunire vide fra gli alberi il fumo salire dal cammino della sua piccola casa, s’avvicinò e vide la figura di sua moglie. Stava facendo notte, ma riuscì a vedere che non stava sola e che teneva sulle sue gambe un uomo al quale gli stava accarezzando i capelli. Quando vide quella scena, il suo cuore si riempì d’odio e amarezza e decise d’andare verso quei due per ucciderli senza pietà.
Respirò profondamente, affrettò i suoi passi, quando si ricordò del terzo consiglio.
“Mai prendere decisioni in momenti d’odio e dolore perché puoi pentirtene troppo tardi.”
Allora si fermò a riflettere, decise di dormirci sopra e di prendere una decisione il giorno seguente.
Alla mattina a mente fredda si disse:
“Non ucciderò la mia sposa. Ritornerò col mio padrone perché mi riprenda ma prima devo dirle che le fui sempre fedele.”
Si diresse alla porta e bussò.
Quando la sua sposa le aprì e lo riconobbe gli saltò al collo e lo abbracciò affettuosamente. Egli cercò di divincolarsi ma senza riuscirci. Allora con le lacrime agli occhi le disse:
“Io ti son sempre stato fedele ma tu mi hai tradito.”
Lei sorpresa gli rispose:
“Come? Io mai ti ho tradito, ti ho aspettato per 20 anni.”
“E allora” le chiese “chi era quel uomo che stavi accarezzando ieri notte?”
Lei gli rispose:
“Quel uomo è nostro figlio. Quando te ne andasti, scoprii d’essere incinta. Oggi ha 20 anni d’età.”
Così l’uomo entrò, conobbe e abbracciò suo figlio e gli raccontò tutta la sua storia intanto che la sua sposa preparava la cena.
Poi si sedettero a mangiare l’ultimo pane rimasto tutti insieme.
Dopo le preghiere di ringraziamento, con le lacrime agli occhi, spartì il pane e nell’aprirlo trovò tutti i suoi soldi, frutto di 20 anni di lavoro.

   
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