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marcello ravasio
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Inserito - 21/05/2007 : 13:22:59
La Basilica S.Nereo e Achilleo Milano _________________In fondo a viale argonne a Milano c’e’ un’imponente chiesa dei S.Nereo ed Achilleo, era la chiesa dove noi piccoli Ravasio facevamo i chierichetti. A quel tempo, era costruita da poco, e quindi era parecchio spoglia, ma gia’ per le sue dimensioni imponenti mi lasciava senza fiato e la mia mente partiva per i misteri della vita e della morte, che gia’ da allora intuivo inconsciamente come una rinascita definitiva; le grandi navate, l’altare maggiore con l’organo sul retro, la cappella dedicata alla Madonna di Fatima, l’acustica meravigliosa che permetteva alla voce e alla musica di vagare per la chiesa penetrando con meraviglia direttamente nell’anima, tutto intorno ancora poche case e in fondo prima della ferrovia, l’oratorio dopo il quale cominciava ancora la campagna; infatti l’Aurelio mi ha spiegato che la Via Cavriana, era la via delle cascine dove c’erano ancora ai miei tempi, i contadini con le capre e le mucche. Mano a mano che glia anni passavano, grazie alle offerte dei parrocchiani, la chiesa venne continuamente abbellita, l’enorme abiside dietro l’altare con un grandioso affresco della Resurrezione, sopra l’altare un nuovo “ciborio” di marmo bianco che faceva risaltare la “Sua” presenza con le alte colonne e il tetto finemente lavorato, il sottotetto di rame lucente intarsiato di stelle, rendeva veramente la sensazione della “Sua” casa; sopra il portone principale un grande vetro circolare colorato che con i raggi del sole, invadeva tutta la chiesa di luce splendente, come anche le alte finestre sempre circolari ai lati della chiesa. La vita mi ha portato, come il resto della mia famiglia, lontano dalla “nostra Basilica”, ma non troppo, infatti abitando dietro l’aereoporto, ogni ingresso in Milano, per ora senza tiket, imponeva un passaggio davanti alla maestosa S.Nereo e Achilleo, dove dopo un attimo di malinconica nostalgia, lasciatala alle spalle, ci si buttava nell’infernale civilta’ cittadina. Negli anni ottanta tornammo tutti per il matrimonio della dolce cugina Loredana , dove dietro sua precisa richiesta, accompagnammo con gli strumenti, la Mamma nell’esecuzione di un’altrettanta dolcissima “Ave Maria”; che meraviglia la Sua voce girava come una cometa luminosa per tutta la chiesa e, mentre suonavo non riuscivo a trattenere la pelle “d’oca” e mi sembra di ricordare che sono riuscito a piazzarci un paio di belle “stecche cioe’ una nota bequadro anziche’ diesis, paragonando la cosa con i colori e sensazioni, bere del latte fresco di colore “nero” e al sapore di patatine fritte. Tutto cio’ fino a che a causa delle continue e riuscitissime feste parrocchiali a San Bovio dove abitiamo sia l’Aurelio che io, e a causa dei contunui impregni di basket di Andrea, non riesco a portare alla Messa l’Aurelio ne’ alla messa delle 11, ne’ a quella delle 18, e cosi’ improvvisamente, spinto da un intuito non mio, mi e’ venuta in mente la nostra chiesa e partiti con la macchina a razzo (sono sempre in ritardo), siamo arrivati finalmente una domenica di sole estivo nel cortile della chiesa e, percorrendo con un po’ di batticuore il bellissimo portico siamo entrati. L’emozione, il tampo tempo trascorso senza frequentarla, all’Aurelio e a me ha provocato la medesima sensazione, di imponente bellezza e la profonda sensazione della “Sua” presenza; mentre assistevamo alla celebrazione, l’Aurelio era sopraffato da un’ondata di ricordi dei quali aveva quasi perso la percezione, e guardandolo si poteva scorgere sul suo viso una felice commozione. Ieri nuova festa parrocchiale a San Bovio e dopo le 2 partite di basket di Andrea, mattino e pomeriggio, decidiamo di recarci alla “Basilica” per la funzione. Si parla tanto di chiese vuote e della religiosita’ scomparsa, ebbene lo stupore invece di trovare la chiesa quasi gremita,ma non solo di anziani, ma anche di ragazzi e ragazze (sto’ sempre parlando della funzione delle 18.30) Al momento della comunione, mi accorgo che il celebrante piu’ anziano, con lo sguardo fa’ un cenno di saluto all’Aurelio, e mentre la messa finisce, un’idea si insinua piano piano, offrire un bel concerto del “quartetto” a tutta la comunita’ vecchia e nuova, e dedicarlo ancora una volta a mamma Mimma. Detto fatto alla fine della funzione, ci avviciamo al sacerdote che senza darci il tempo di anticipare nulla ci dice: “Allora come sta’ Sig.Ravasio, e’ tornato alla casa?” Lo aveva riconosciuto, ed e’ stato un momento molto bello,e sentendo la mia proposta, ho visto un sorriso di piacere nel rispondere che era per Lui e la comunita’ una cosa graditissima. Ed eccomi qua’ felice ed agitato per il nuovo impegno e sfida, che comunque sia, sara’ vinta aiutata dalla forza generata dal ricordo di un’epoca non troppo lontana, magica e indimenticabile, e felice per la possibilita’ di donare la musica, che come ogni cosa d’arte, e’ preghiera pura. p.s. adesso pero’ devo studiare sul serio quel passo di Abinoni senno’................ marcello non riesco a trovare foto, stasera riprovo con google earth
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Elena Fiorentini
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Inserito - 21/05/2007 : 16:00:25
SS. MM Nereo e Achilleo |
marcello ravasio
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Inserito - 21/05/2007 : 16:19:33
elena grazie , stavo pensando proprio a te come inviata speciale, senza fretta, non reisci ad avere qualche foto dell'interno? la mia macchina fotografica e' del 1974 un omaggio della domenica del corriere; ma c'e' ancora??? ciao marcello |
Elena Fiorentini
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Inserito - 21/05/2007 : 16:31:24
"La domenica del corriere" non c'è più, ma c'è un bellissimo sito, anzi più di uno, che sta mettendo in rete tutte le prime pagine dal primo numero. Qualcuna l'ho salvata. Ho inserito questa interessante iniziativa del cdz3. Macchina digitale alla mano e via a scattare nei luoghi segnalati e sconosciuti di Milano per tutti i sabati di giugno. La digitale è fantastica, ti dà subito il risultato e se non ti piace, non hai nemmeno pagato la costosa stampa. Elena |
marcello ravasio
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Inserito - 21/05/2007 : 22:56:50
ssnerakll01.JPGl'ultima e' molto interessante, mostra ancora l'oratorio San Carlo e.....
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Elena Fiorentini
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Inserito - 22/05/2007 : 09:19:00
..e la ferrovia ...e ... che impressione, la mia casa, ma cos'è quella macchia bianca? credo che sia l'ombrellone prima che volasse via senza più essere stato ritrovato..ed era ancorato bene. Elena |
Renato Attolini
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Inserito - 22/05/2007 : 11:16:19
Quanti ricordi! Un tuffo nel passato! Ho abitato in quella zona (Via Negroli) dai 3 ai 12 anni prima di trasferirmi in un'altra città e seppure facevamo riferimento alla Parrocchia di Viale Corsica, spesso con la famiglia si andava a messa in quella chiesa, la cui immagine é rimasta indelebile per tutti questi anni e che talvolta mi ritorna in mente nei miei flash-back. Profumo d'infanzia, di un'età spensierata, dei campi dietro alla ferrovia dove si andava a giocare. Profumo di una Milano non "da bere" ma dove si viveva abbastanza tranquillamente. Grazie a Marcello e Elena per questa testimonianza. |
Elena Fiorentini
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Inserito - 22/05/2007 : 13:03:47
e così, divagando sulla mia partecipazione musicale con l'intevento "miracoloso" del cantante Miguel Sanchez Moreno [ potete leggere la cronaca del resoconto in http://www.concertodisogni.com/mp/link1.asp?TOPIC_ID=15070 Una furtiva lacrima in un bar di Milano ) ho tralasciato di dire che il bar era in viale Corsica, davanti alla chiesa di sui racconta Renato, dove si è svolta la funzione funebre. Ricordare che i prati al di là, ae anche quelli al di qua, una volta, erano i mitici luoghi dove Vittorio de Sica ha girato il film "Miracolo a Milano ", di cui il pittore Allevi e altri persone allora bambini, ricordano on grande gioia la partecipazione al film come comparse. io abitao in altra zona ma mia mamma raccontava sempre di uno zio che abitava in via Moretto, non lontano dall'Acquabella. Voi che avete abitato in questa zona saprete saprete meglio dov' era esattamente. Dopo la guerra erano anni bui e le baracche di de Sica c'erano davvero, dall'Ortica a viale Corsica. Un bel film davvero, ma ho capito solo dopo averlo rivisto più volte , perchè i milanesi si erano arrabbiati. Elena |
marcello ravasio
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Inserito - 22/05/2007 : 14:36:08
via moretto da brescia , confluisce in piazza gorini, le case minime le ho viste in viale argonne, le ultime sono state demolite pochi anni fa per la costruzione del passante dopo il ponte dell'ortica, chi ci abitava pero' non era ne sfollato ne sfrattato, ma solo fortunato, erano delle minivillette fuori dalla bolgia cittadina marcello
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Elena Fiorentini
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Inserito - 23/05/2007 : 17:39:47
La macchia bianca sul balcone non è l'ombrellone, ho guardato bene con la lente. Ho visto che anche nei piani inferiori ci sono qua e là delle chiazze bianche. Si tratta di raggi di sole, è per questo che al pomeriggio l'acqua l'acqua che esce dal rubinetto è pronta per il té !!! Elena |
marcello ravasio
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Inserito - 24/05/2007 : 14:07:14
curiosando in internet e' saltato fuori un concerto nel 2004http://www.giovannidettori.com/music.htm INSTRUMENTATIONS
1. [...] [instrumentation for 2 flautes, oboe, clarinet, violin and cello of first and fourth pieces from Arnold Schoenberg's Op.19]; 1998; first performance: June 2nd 1999, Auditorium Lattuada, Milano
2. [...] [various instrumentations for harp and guitar of American Standards]; 2004 3. Valzer dei fiori [arr. for flute, clarinet, strings and harp of Tchaikovsky's Valse des Fleurs]; 2004; first performance: December 2004, S. Nereo Achilleo Church, Milano 4. Le Avventure di Pinocchio [music by Fiorenzo Carpi arr. for Symphonic Orchestra]; 2005-2006; Edizioni musicali C.A.M. S.r.l. 5. Requiem [Schumann's op. 148 arr. for Choir, solo violin, piano and chamber string ensemble]; 2006; written for Corale Polifonica Nazariana; first performance: May 4th 2006, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano |
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