Premiato anche con l'Oscar per il miglior film in lingua straniera, è l'opera di debutto di un giovane regista di cui si parlerà molto.
Il film non ha niente di troppo, niente di fuori posto.
Sono bravi e credibili gli attori, è bella la musica grave - quasi ossessiva- che sottolinea il clima di sospetto e di paura di un anonimo quartiere della Berlino della DDR.
E poi c'è la storia. Quella piccola e personale della presa di coscienza di chi sta per caso, per scelta, per fede, dalla parte sbagliata e la Storia, quella che travolge i piccoli destini e rimette le cose a posto.
Un film molto bello, la cui trama è riassumibile in poche parole: un ministro vuole liberarsi del compagno dell'attrice di cui è invaghito e incarica la Stasi, la terribile polizia segreta, di cercare prove contro di lui.
L'agente incaricato al controllo, spiando il modo di vivere degli altri, comincia a capire che forse le sue convinzioni non sono giuste...
Da vedere per riflettere.