Il viaggio
(A mia madre)
Le mani ormai cenere,
vuoti gli occhi e cavo il cranio.
Ho lasciato il dolore
a chi ancora ne aveva
e la rabbia
a chi aveva già perdonato.
- L’apatia mi librava lontana da te.-
Ho seppellito la mia voce nella tua
come cori intonati da muti.
(Celata è la morte
quanto lo è l’assenza di vita)
Ho custodito il ricordo di te
nel petto.
- La speranza mi librava vicina a te.-
I tuoi occhi sinceri, madre mia,
erano anche i miei
e il tuo sguardo fiero
era dietro il mio viso stanco.
I nostri segreti erano la nostra fede
e la mia vita era solo il rimembrar di te.
Presa per le mani
mi hai trascinata fuori
da quella fossa
in cui mi sentivo amata
come nel tuo grembo.
E sono nata, di nuovo,
per te, ma senza te.
E sei rinata,
per me, ma dentro me.
- La vita mi librava tra le braccia del mondo.-
Shirin Malvezzi