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Shirin
Senatore
Italy
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 Inserito - 02/06/2007 : 00:32:33
Qual è il posto di una persona?
Da ragazzina vedevo mia madre confezionare calze tutto il giorno e mi ripetevo che io le avrei dato un giorno una vita migliore, l'avrei data a me e alla mia famiglia.
Tutto questo era un motore che mi incoraggiava a migliorarmi.
L'ultimo anno delle superiori è stato complesso. Mi piaceva l'idea di uscire e di sperimentare cose nuove, di avere ritmi diversi.
Non "potevo" iscrivermi all'università... nel senso che non me la sentivo di reggere lavoretti in nero e contare i centesimi per arrivare a fine mese.
Così ho deciso di lavorare.
Posso dire a testa alta di essere brava in qualunque tipo di lavoro mi venga offerto.
A parte la gelateria, da agosto ho fatto barista, ho lavorato in un negozio di vestiti, in una profumeria e ora da martedì comincerò a lavorare per una ditta di ottica.
Certo in pochi mesi sono tanti lavori, ma i contratti sono sempre così brevi e i problemi finanziari sono aumentati per tutte le aziende.
Ma in tutto questo tram tram di gente che spende, di clienti che desiderano avidamente mi chiedo: a cosa serve?
E' stato scardinato tutto, le feste si lavora perchè la gente spende di più che negli altri giorni, ma dove sono le persone?
Dov'è l'enorme problema, la questione di vita, se a 40 anni compare una ruga?
Perchè devi spendere 300 euro per una inutilissima ruga?
Ma tu sei una ruga?E' questo ciò che ti rappresenta?
Perchè il sabato sera devi essere ubriaco per divertirti?
Perchè devi comprare 20 magliette e 3 jeans se ne hai già 300 nell'armadio?In mezzo a questa giungla di automi, io mi chiedo dove sono e cosa ci faccio qui.
Mi chiedo perchè non riesco a realizzare i miei sogni e perchè sento che Dio mi mette tante difficoltà davanti da affrontare. Vuoi una maglia? te la vendo. Vuoi fingere di essere giovane? Ti so vendere la crema. Vuoi divertirti? Ti do anche 10 superalcolici basta che sei maggiorenne e che paghi e se mi fai casino nel bar ti prendo a calci. Ma dov'è l'uomo in tutto questo?
Dove sono io, quella che combatte con i suoi ideali, quella che ha sempre pensato che bere fosse sbagliato, quella che compra ai saldi, quella che crede le rughe siano affascinanti su una donna? Per portare la pagnotta a casa tutti fanno dei compromessi... e forse, in tutti questi compromessi ci siamo tirati dentro tanto dolore, abbiamo smesso di parlarci, abbiamo smesso di amarci.
Siamo solo una maschera di cipria destinato a dissolversi con la prima pioggia... Questo mi chiedevo oggi, mentre facevo la spesa, mentre sommavo sul cellulare il prezzo di ogni prodotto che prendevo per vedere se ci stavo con i soldi... questo mi chiedevo oggi quando ho letto il cartello che sabato 2 giugno il supermercato sarebbe rimasto aperto a orario continuato e ho pensato: dentro ci lavorano persone che serviranno altre persone e tutti torneranno a casa un po' più tristi per abbuffarsi delle loro malinconie. Shirin
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WhiteWolf
Emerito
Italy
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Inserito - 12/06/2007 : 15:21:27
Ci siamo persi il Cuore, cara Shirin... Corriamo dietro a cose invece che a pensieri e valori. L'attuale società, specialmente quella italiana, ha innescato un meccanismo di consumismo e di corsa ad oggetti che spesso non ti fa vedere o capire di cosa hai realmente bisogno.
E se sei una persona che si fa domande, ecco che vieni incastrato dal meccanismo della sopravvivenza. E' abominevole pensare che un giovane al giorno d'oggi per comprarsi una casa debba fare dei salti mortali e un mutuo trentennale; e se cerca un affitto? Varia da città a città: qui a Bologna la convivenza, con amici o fidanzati, è l'unica soluzione, a meno che non si abbia un ottimo stipendio.
Sono gabbie sociali, meccanismi di necessità indotti dal continuo bombardamento mediatico. Così, tutti quelli inplotonati dalla logica dell'eccesso guardano con incredulità quelli che come me e te, e scusa il plurale se non ti ritrovi in queste parole, non comprano un vestito fino a quando quello che avevano non è da buttare. Ci sono paesi del mondo in cui le persone hanno due vestiti, e li cambiano semplicemente quando il primo è da lavare! Per non parlare di quelli che nemmeno hanno da vestirsi...
Come si fa'? Si cerca di spaccare il sistema, di uscire da logiche di condizionamento e sfruttamento: i contratti di cui mi parli sono a mio avviso un altro abominio, ed a volte sono stato costretto ad accettarli. Riduci al minimo i compromessi, viaggia! Cerca di guardare nuove culture, perchè a volte dalla loro semplicità hai l'illuminazione! Lo si fa piano piano, giorno per giorno, staccandosi da sistemi malati in cui quelli che sono valori ti si rivoltano contro, dove se una persona è volenterosa viene sfruttata, se è onesta viene silurata, e se è schietta viene definita arrogante, da chi dell'arroganza ha fatto uno stile di vita, solo perchè spesso sono nati con i piedi al caldo, per non essere volgare.
Nel mio piccolo è quello che sto cercando di fare, con coraggio, guardandomi dentro ed aiutato da chi sa farti guardare dentro senza giudizio.In questo sta la ricerca della felicià, secondo me: cose semplici non legate al materialismo. Sorrisi e gratitudine.Un abbraccio sincero, WW 
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