Morgana
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Inserito - 21/07/2007 : 00:54:21
E alla fine è arrivato il fatidico giorno tanto atteso e chiacchierato che vede l'uscita nell'ultimo libro, il settimo, della saga di Harry Potter frutto della fantastica mente di J.K.Rowling.Esce ufficialmente in tutto il mondo a mezzanotte (l'una in Italia) Harry Potter and the Deathly Hallows nella versione per Inghilterra, Stati Uniti e Canada (come ricordiamo ogni casa editrice si riserva il diritto cambiare la copertina e dare la propria versione, linea seguita anche in Italia). Per la data della traduzione italiana dovremo aspettare l'annuncio della Salani che si prevede per la prossima settimana. Ricordiamo che i libri di Harry Potter sono stampati in carta riciclata, che sono stati tradotti in 64 lingue tra le quali anche i latino, il greco antico(che bello sarebbe se i professori dei licei proponessero traduzioni di versioni di Harry Potter oltre a quelle di Seneca), il gallese, l'irlandese. Tante cose sarebbero da dire, il fenomeno, il successo,i particolari, le curiosità di ogni tipo, la complessità della trama e del mondo magico inventato dalla scrittrice, le sue terminologie, i suoi soggetti e gli oggetti unici, i suoi meccanismi e le sue leggi che diventano parte integrante del ragionamento del lettore, le teorie dei fan, i siti, i raduni, le iniziative e potrei stare qui fino ad invecchiare. Fatto sta che tra eccitazione e malinconia si chiude un era della letteratura. In questi anni molti lettori sono cresciuti insieme ad Harry. Prima di lasciarvi (ho il libro tra le mani e fremo per leggerlo) al messaggio lasciato oggi per i fan oggi dalla scrittrice nel suo sito ufficiale (www.jkrowling.it), voglio citare un pensiero apparso su Il Giornale e nel quale mi sono rivista come credo molti degli altri potteriani del mondo: Le generazioni che hanno vissuto Harry Potter forse un giorno leggeranno ai propri figli questi libri che sono ormai parte integrande della storia della letteratura e ricorderanno l'emozione dell'attesa per sapere cosa succederà dopo, la capacità di leggere 800 pagine in pochissime ore e soprattutto, una volta terminati i libri, il desiderio di poter dimenticare tutto e rileggerli da capo come se fosse la prima volta. Questa è esattamente la sensazione che ti da il mondo magico di Harry Potter, quel bisogno di sentirti di nuovo dentro di esso. E' l'emozione che accomuna tutti i potteriani in queste ore, la commozione ed eccitazione,felicità e malinconia allo stesso tempo, emozioni comprensibili, come nel caso di tutti quegli eventi particolari e di forte impatto emotivo che accadono nel mondo e nella vita di noi essere umani, soltanto da chi li vive in prima persona. Ancora una volta e mai come adesso i potteriani di tutto il mondo (e di mondo si può parlare visto che le traduzioni lo raggiungono quasi tutto) sono accomunati e legati dalle stesse emozioni: grazie Joanne Kathleen Rowling! “Entro poche ore saprete che cosa succede a Harry, a Ron, a Hermione e tutti gli altri nella loro ultima avventura. Tutti i segreti che mi sono tenuta dentro così a lungo, saranno anche vostri, e chi ha fatto ipotesi giuste potrà esultare, e chi ha fatto ipotesi errate non sarà, spero, troppo deluso! Per quel che mi riguarda, provo un'inebriante mescolanza di eccitazione, nervosismo e sollievo. "Deathly Hallows" continua a essere il mio libro preferito della serie, anche dopo diverse riletture; non vedo l'ora di dividerlo con i lettori che i hanno seguita fedelmente nei sei libri precedenti. [...] Jessica non si è mai lamentata dell'attenzione che dedicavo al suo fratello immaginario, non mi ha mai rinfacciato il fatto che a volta Harry è stato per lei più una sventura che un vantaggio. Non è stato sempre facile essere figlia di J.K. Rowling, ma se avessi deciso di smettere prima del settimo libro avrei temuto più di tutto la delusione di Jessica. Quindi grazie, Decca. E metti a posto la camera. Fa schifo Baci Mamma”
Chiara Lignola
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